Caratteristiche delle piramidi egizie, dove si trovano, architettura e costruzione dei monumenti funerari, significato mitologico e funzione del luogo di sepoltura in base alle credenze del tempo, misteri legati a questi edifici funerari.
Come venivano costruite le piramidi egizie
Le piramidi egizie, antichi edifici funerari in Egitto con base quadrata e destinati al culto, sono formate da quattro facce lisce che uniscono gli spigoli della base al pyramidion, ovvero la cuspide piramidale monolitica delle piramidi rappresentante la sacra pietra di Benben.
Nella mitologia locale, il Benben rappresentava la collina emersa dall’oceano del Nun dove il dio Atum si autogenerò insieme alla prima coppia divina.
Le piramidi dell’Egitto furono costruite come monumenti funerari sovrastanti la tomba del sovrano aventi dimensioni crescenti nel tempo fino al culmine della piramide di Cheope.
Questa piramide è situata presso Giza, nota comunemente anche come Grande piramide, è l’unica tra le piramidi in Egitto ad essere sopravvissuta nel tempo.
La costruzione viene attribuita a Cheope, appartenente alla quarta dinastia dei faraoni egiziani, che la eresse come monumento funebre.
Al suo interno non è stata rinvenuta alcuna sepoltura, a causa dei numerosi saccheggi effettuati anticamente nelle tombe dei reali per asportarne tutti i beni preziosi sepolti insieme ai rispettivi sovrani.
La piramide di Cheope si differenzia dalle altre per il grande numero di passaggi e alloggiamenti oltre che per la grande rifinitura dei lavori interni e per una grande accuratezza di costruzione.
Con la deposizione del sovrano all’interno della piramide si voleva garantirne la vita oltre la morte nell’oltretomba.
Vi era la camera funeraria, dove veniva depositata la salma mummificata del faraone.
La tecnica costruttiva era sicuramente di alto livello per quel tempo, con l’utilizzo di strumenti di pietra e pesanti blocchi da costruzione trasportati su appositi scivoli mediante l’impiego di numerosi animali e uomini da tiro.