Lalibela: cosa vedere nell’antico villaggio etiope

Itinerario alla scoperta di Lalibela, antico villaggio dell’Etiopia, comprendente le Chiese Rupestri, magnifico esempio di architettura nella roccia.

Cosa vedere a Lalibela

Situata nella regione di Uollò a circa 2700 metri di altitudine, Lalibela era anticamente chiamata Roha.

Tra il dodicesimo e il tredicesimo secolo fu capitale della dinastia Zagwe, di cui faceva parte il celebre re Ghebrè Mascal Lalibelà, al quale si attribuisce la costruzione di questa città, chiamata Lalibela dopo la sua morte.

Lalibela è considerata la Gerusalemme della Chiesa ortodossa etiopica per la presenza di un complesso formato da 11 chiese rupestri monolitiche risalenti al XIII secolo.

Queste chiese ricavate dalla roccia vulcanica rossa, collegate tra loro da un labirinto di cunicoli, sono formate da due gruppi separati dal fiume Giordano.

Su un lato si trovano le Chiese che rappresentano la Gerusalemme terrena, mentre sull’altra sponda si trovano le chiese che costituiscono la Gerusalemme celeste.

Chiese rupestri

Le chiese rupestri furono costruite per volontà del Re Lalibela, che sarebbe stato chiamato con questo nome in seguito a un prodigioso evento, che lo vide cinto da uno sciame di api al momento della nascita, segno interpretato dalla madre come divino e indicante il suo destino, che lo avrebbe portato a divenire il Re d’Etiopia.

La leggenda dice che Re Lalibela, durante il periodo in cui cadde in coma a seguito di un avvelenamento provocato dal fratello, fu portato in cielo dove ebbe la visione della città scavata nella roccia, che fu invitato a realizzare sulla terra dopo la sua guarigione.

Queste splendide opere, facenti parte dei patrimoni dell’Umanità dell’Unesco, costituiscono un raffinato esempio della tradizione architettonica etiopica.