Carte da gioco: origine, tipi

Tipi e origine carte da gioco, tra opinioni di storici e musei, significato dei simboli rappresentati e mazzi maggiormente diffusi.

Origine carte da gioco

Sull’origine delle carte da gioco non ci sono dati certi, ma sembra che della loro esistenza si parli già, per la prima volta, in un’enciclopedia cinese del XIII secolo a.C..

Alcuni storici affermano, invece, che l’origine delle carte da gioco è da ricercarsi in India, mentre altri sostengono che le carte da gioco sono nate nei paesi arabi.

Al Museo di Istanbul è conservato un mazzo di carte molto antiche, rappresentanti i semi di danari, coppe, spade e bastoni.

Pertanto, qualsiasi sia l’ipotesi corretta, le carte da gioco pare siano originarie dell’oriente, e fin dal XIII secolo risultano conosciute in Europa.

Anche se non conosciamo con esattezza la composizione dei primi mazzi, è evidente che fin dall’inizio ne esistevano alcuni aventi gli stessi semi che oggi vediamo sui più diffusi mazzi italiani.

Ai simboli delle spade, dei bastoni, dei danari e delle coppe, sono stati attribuiti nel tempo significati diversi.

Alcuni ritenevano che i suddetti simboli rappresentavano le quattro classi sociali che componevano la società al momento della loro prima diffusione.

Secondo questa tesi i mercanti venivano rappresentati dalle carte di danari, il clero da quelle di coppe, i contadini dalle carte di bastoni, e i cavalieri da quelle di spade.

Secondo un’altra interpretazione i semi corrispondevano alle quattro virtù: danari per la Carità, coppe per la Fede, spade per la Giustizia e bastoni per la Saldezza morale.

A partire da queste carte si sono formati altri tipi di mazzi, caratterizzati da nuovi e diversi semi o simboli, senza nulla togliere a quelli originali.

Fra tutti, quelli che hanno avuto maggiore successo sono i mazzi formati da carte divise in cuori, fiori, quadri e picche.

Queste carte sono sorte in Francia nel XV secolo.

Tipi di carte da gioco

Esistono molti tipi di mazzi di carte, ma quelli più usati sono il mazzo italiano e quello francese.

Il primo è formato da 40 carte, divise in quattro gruppi di seme diverso; bastoni, danari, coppe e spade.

Ciascuno di questi quattro gruppi comprende dieci carte: un asso, un 2, un 3, un 4, un 5, un 6, un 7 e tre figure.

Le carte italiane si trovano in molte varianti regionali.

In ogni variante cambia leggermente la rappresentazione dei simboli e delle figure.

Ad esempio nella carte napoletane, le tre figure sono, in ordine di valore crescente, cavallo, donna e re.

In quelle triestine, invece, le tre figure sono fante, cavallo e re.

Per giocare con 40 carte, dal mazzo delle carte francesi vanno tolti i jolly, gli 8, i 9 e i 10.

Al posto dei tre ultimi andranno le tre figure.

Il fante varrà 8 punti, la regina 9 e il re 10.

La scopa, la briscola e il tressette, in tutte le sue varianti, sono fra i giochi più diffusi, sono molto divertenti pur non essendo particolarmente impegnativi, come per esempio, il bridge, il poker o la canasta.