Citazioni, aforismi e frasi di Francis Scott Fitzgerald, scrittore e autore di romanzi, vissuto tra il 1896 e il 1940, ritenuto una della maggiori figure poetiche degli anni venti, divenuto famoso con la pubblicazione del suo primo romanzo intitolato “Questo lato del paradiso”.
Citazioni di Francis Scott Fitzgerald
– La sua vita era stata disordinata e confusa da allora, ma se riusciva una sola volta a ritornare a un certo punto di partenza e ricominciare lentamente tutto daccapo, sarebbe riuscito a capire qual era la cosa che cercava.
– Si scrive di cicatrici guarite, un comodo parallelo con la patologia della pelle, ma non esiste una cosa del genere nella vita di un individuo. Ci sono ferite aperte, a volte ridotte alle dimensioni di una punta di spillo, ma rimangono ferite.
– Non c’è confusione così confusa come quella di una mente semplice.
– Per quanto l’intelligenza e le capacità degli uomini possano differire tra di loro, la pancia è essenzialmente uguale per tutti.
– Sono rimasto ubriaco per almeno una settimana, e allora pensai che mi avrebbe reso sobrio il fatto di sedermi in una biblioteca.
– La trovai sdraiata sul letto nel suo vestito a fiori bella come una notte di giugno e ubriaca come una scimmia.
– Ognuno pensa di possedere almeno una delle virtù cardinali, anche la più piccola, e questa è la mia: sono una delle poche persone oneste che io abbia mai conosciuto.
– Remiamo, barche controcorrente, risospinti senza sosta nel passato.
– Che cosa facciamo dopo pranzo? E che cosa facciamo domani? E nei prossimi trent’anni?
– Ero dentro e fuori, contemporaneamente incantato e respinto dall’inesauribile varietà della vita.
– Quando si perde la capacità di vivere i propri miti, si perdono anche i propri dei.
– A volte è più difficile privarsi di un dolore che di un piacere.
– Era visibilmente passato attraverso due stadi e stava entrando in un terzo. Dopo l’imbarazzo e la gioia che non ragiona, era divorato dallo stupore per la presenza di lei. Era stato così a lungo pieno di quest’idea, l’aveva sognata in tutto il suo svolgimento e aspettata a denti stretti, per così dire, arrivando a un livello inconcepibile di intensità. Ora, per reazione, si stava scaricando come un orologio dalla molla troppo tesa.
– Uno di quei rari sorrisi dotati di eterna rassicurazione, che s’incontrano quattro o cinque volte nella vita. Fronteggiava, o sembrava fronteggiare, l’intero mondo esteriore per un istante, e poi si concentrava su di te con un irresistibile pregiudizio a tuo favore.
– Il viso era triste e bello, pieno di cose luminose, occhi luminosi e una luminosa bocca appassionata.
– Una persona sentimentale spera che le cose durino, una persona romantica ha la disperata certezza che non dureranno.
– Era il tipo di voce che le orecchie seguono come se ogni parola fosse un arrangiamento di note che non verrà mai più suonato.
– E così andiamo avanti, barche contro la corrente, incessantemente trascinati verso il passato.
– Per un momento una frase cercò di formarsi sulle mie labbra, socchiuse come quelle di un muto, come se stessero lottando con più di un filo d’aria allarmata. Ma non emisero nessun suono, e quello che avevo quasi ricordato diventò inesprimibile per sempre.
– Per un momento una frase cercò di formarsi sulle mie labbra, socchiuse come quelle di un muto, come se stessero lottando con più di un filo d’aria allarmata. Ma non emisero nessun suono, e quello che avevo quasi ricordato diventò inesprimibile per sempre.
– Mi piacciono le grandi feste, sono così intime. Nelle feste piccole, invece, non c’é spazio per la privacy.
– Ti capiva fin dove volevi essere capito, credeva in te fin dove ti sarebbe piaciuto credere in te, e ti assicurava di avere ricevuto da te esattamente l’impressione migliore che speravi di dare.
– Ero dentro e fuori, contemporaneamente affascinato e respinto dalla inesauribile varietà della vita.
– Le dimostrazioni di autosufficienza provocano quasi sempre in me un rispetto sbalordito.
– Non erano mai stati più vicini nel loro mese d’amore, mai avevano comunicato così profondamente, di quando lei sfiorò le labbra silenziose contro la sua spalla o di quando lui le sfiorò la punta delle dita, delicatamente, come se lei dormisse.
– Sono molto lento di pensiero e pieno di regole interiori che agiscono come freni sui miei desideri.
– Non vi capita mai di aspettare il giorno più lungo dell’anno per poi non accorgervene? Io aspetto sempre il giorno più lungo e poi quando arriva non me ne accorgo.
– Quando si perde la capacità di vivere i propri miti, si perdono anche i propri dei.
– Negli anni più vulnerabili della giovinezza, mio padre mi diede un consiglio che non mi è mai più uscito di mente. “Quando ti vien voglia di criticare qualcuno” mi disse “ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu”.
– Astenersi dal giudicare implica un’infinita speranza.
– Sono molto lento di pensiero e pieno di regole interiori che agiscono come freni sui miei desideri.
– Sono contenta che sia una bambina. E spero che sia stupida: è la miglior cosa che una donna possa essere in questo mondo, una bella piccola stupida.
Aforismi di Francis Scott Fitzgerald
– Non sono sentimentale…sono romantico. Il fatto è che i sentimentali credono che le cose durino…i romantici hanno una fiducia disperata che non durino.
– La paura senza nome che precede le emozioni, gioiose o tristi, inevitabile come il brontolio del tuono precede una tempesta.
– Non si sa mai esattamente quanto spazio si occupi nella vita della gente.
– Sono una donna e il mio compito è di tener unite le cose.
– Prima tu prendi un drink poi il drink ne prende un altro e infine il drink prende te.
– Il corpo aleggiava delicatamente sull’estremo limite della fanciullezza: aveva diciotto anni, quasi compiuti, ma era ancora coperta di rugiada.
– Questa è fra le cose più belle della letteratura: scopri che i tuoi desideri sono universali, che non sei solo, che non sei isolato da nessuno. Sei parte di.
– Il guaio è che quando si è sobri non si ha voglia di veder nessuno, e quando si è sbronzi nessuno ha voglia di vedere noi.
– È invariabilmente triste guardare con occhi nuovi cose alle quali ci eravamo già adattati.
– Si scrive di cicatrici guarite, un comodo parallelo con la patologia della pelle, ma non esiste una cosa del genere nella vita di un individuo. Ci sono ferite aperte, a volte ridotte alle dimensioni di una punta di spillo, ma rimangono ferite.
– L’alba e il giorno ripresero il loro posto, e il sole nascente mandò calde ondate di nebbia gialla che illuminarono il sentiero. Le foglie risero nel sole, e le loro risate scossero i rami fino a farli diventare come una scuola femminile nel regno delle fate.
– Erano ancora nella fase più felice dell’amore. Erano pieni di coraggiose illusioni nei riguardi l’uno dell’altra, illusioni tremende, tanto che la comunione dell’io con l’io era molto più importante di tutte le altre relazioni umane. Pareva a entrambi di essere arrivati fin lì con un’innocenza straordinaria, come se fossero stati spinti insieme da una pura serie di coincidenze, così tante coincidenze che alla fine erano stati costretti a concludere di essere fatti l’uno per l’altra.
– Non c’è fuoco o gelo che possa sfidare ciò che un uomo può immagazzinare nella sua anima.
– La guardò per un momento e per un attimo lei visse nel luminoso azzurro del mondo dei suoi occhi, con curiosità e fiducia.
– Per un vero pessimista, essere in pericolo non è deprimente.
– Tutto il mio bellissimo mondo sicuro è saltato per aria qui, in un turbinio d’amore esplosivo.
– Sapeva che baciando quella ragazza, e unendo per sempre quelle indicibili visioni al mortale respiro di lei, la sua mente non avrebbe più spaziato come quella di Dio.
– Non ti chiedo di amarmi sempre così ma ti chiedo di ricordartelo. Da qualche parte dentro di me ci sarà sempre la persona che sono stasera.
– Non si può ripetere il passato.
– Quando la gente si prodiga tanto esternamente non è forse perché manca di un’intensità interiore?
– Coglieva, di tanto in tanto, il succo del discorso e completava il resto con il suo subconscio, come si coglie a metà la suoneria di un orologio e in mente aleggia soltanto il ritmo dei primi colpi non contati.
– La guardia più forte è posta ai cancelli del nulla. Forse perché la condizione di vuoto è troppo vergognosa per venir divulgata.
– La routine cala come il crepuscolo su un passaggio sgradevole, addolcendolo fino a renderlo sopportabile.
– Ogni novellista è un poeta fallito.
– La gente crede quasi sempre che tutti provino per essa sensazioni molto più violente di quelle che provano in realtà: crede che l’opinione degli altri oscilli sotto grandi archi di approvazione o disapprovazione.
– Non c’è fuoco né gelo tale da sfidare ciò che un uomo può accumulare nel proprio cuore.
– Impariamo a mostrare nostra amicizia ad un uomo da vivo e non quando lui è morto.
– Il senso di un’indispensabile decenza è suddiviso in modo ineguale alla nascita.
– Forse alzò gli occhi a un cielo estraneo tra foglie paurose, e rabbrividì nello scoprire che cosa grottesca sia una rosa, e come il sole sia crudo sull’erba quasi non ancora creata.
– Quanto più sai, tanto più c’è da esplorare, e trovi sempre dell’altro.
– Ognuno di noi si sospetta dotato di almeno una delle virtù cardinali, ed ecco la mia: sono una delle poche persone oneste che abbia mai conosciuto.
Frasi di Francis Scott Fitzgerald
– In una notte dell’anima veramente oscura sono sempre le tre del mattino, giorno dopo giorno.
– Che cosa facciamo dopo pranzo? E che cosa facciamo domani? E nei prossimi trent’anni?
– Le cose belle si fanno sempre più belle fino a un certo loro apice e poi decadono e infine svaniscono, sfiatando ricordi mentre marciscono.
– È sempre triste guardare con occhi nuovi le cose su cui hai già speso le tue capacità di adattamento.
– Ella era incomprensibile, perché il lei l’anima e lo spirito erano una cosa sola: la bellezza del corpo era l’essenza dell’anima. Era l’unità cercata dai filosofi per secoli e secoli. In questa sala d’aspetto di venti e di stelle, ella stava seduta da cento anni, tranquilla nella contemplazione di se stessa.
– La gente crede quasi sempre che tutti provino per essa sensazioni molto più violente di quelle che provano in realtà: crede che l’opinione degli altri oscilli sotto grandi archi di approvazione o disapprovazione.
– Fra loro era l’aria di autunno, e i tetti e le voci velate. Eppure per un attimo non del tutto spiegato, in un unisono perverso, il suo sentimento era stato vicino all’adorazione più di quanto lo fosse mai stato nel bacio più profondo.
– Quando si è soli nel corpo e nello spirito si ha bisogno di solitudine, e la solitudine genera altra solitudine.
– La felicità è soltanto la prima ora successiva al sollievo da un dolore molto intenso.
– Fra i trenta e i quarant’anni sentiamo il bisogno di amici. Dopo i quaranta sappiamo che non ci salveranno più di quanto ci abbia salvati l’amore.
– La routine cala come il crepuscolo su un passaggio sgradevole, addolcendolo fino a renderlo sopportabile.
– Tutto il mio bellissimo mondo sicuro è saltato per aria qui, in un turbinio d’amore esplosivo.
– Si incomincia a vedere che dal passato non si può imparare nulla che serva ad affrontare il futuro: così si smette di essere impulsivi, malleabili, attratti da ciò che entro vasti margini è moralmente vero, si sostituiscono le idee di onestà con regole di condotta, si dà più valore alla sicurezza che all’amore, si diventa, in modo del tutto inconscio, pragmatisti.
– O si impara l’educazione a casa propria o il mondo ce la insegna con la frusta, e può farci male davvero.
– Condannarono i libri che leggevo e le cose che pensavo chiamandole immorali; più tardi la moda cambiò e le condannarono chiamandole intelligenti.
– Non ti chiedo di amarmi sempre così ma ti chiedo di ricordartelo. Da qualche parte dentro di me ci sarà sempre la persona che sono stasera.
– Era questa, evidentemente, la sostanza della vita: un trionfo confuso che li accecava tutti, sirena nomade che li faceva accontentare di uno stipendio magro e dell’improbabilità aritmetica di un successo finale.
– Quando ti viene voglia di criticare qualcuno, ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu.
– Per quanto l’intelligenza e le capacità degli uomini possano differire tra di loro, la pancia è essenzialmente uguale per tutti.
– Era il tipo di voce che le orecchie seguono come se ogni parola fosse un arrangiamento di note che non verrà mai più suonato.
– Capì ciò che desiderava, ciò che aveva sempre desiderato e che sempre avrebbe desiderato: non l’essere ammirato, come aveva temuto, non l’essere amato, come si era spinto a credere, ma l’essere necessario alla gente, l’essere indispensabile.
– I migliori rapporti sono quelli di cui si conoscono gli ostacoli, e che tuttavia si vogliono conservare.
– O pensi oppure altri lo faranno per te e ti toglieranno il potere, ti pervertiranno e disciplineranno i tuoi gusti naturali, ti civilizzeranno e ti sterilizzeranno.
– Aveva perso il vecchio caldo mondo e pagato un prezzo troppo alto per avere vissuto troppo a lungo con un unico sogno.
– I segni della sofferenza sono più paragonabili con la perdita di un dito o della vista di un occhio. Potremmo non sentirne la mancanza anche solo per un minuto l’anno, ma se succedesse non potremmo farci niente.
– A diciotto anni le convinzioni sono le colline da cui ci affacciamo alla vita. A quaranta sono le caverne in cui ci nascondiamo.
– Aveva il viso duro, quasi severo, tranne che per un morbido raggio di dubbio pietoso che le sgorgava dagli occhi verdi.