Frasi di Lucrezio: aforismi, citazioni

Citazioni, aforismi e frasi di Lucrezio, filosofo e poeta romano seguace dell’epicureismo, vissuto tra il 98 a.C. e il 50 a.C., per il quale scarseggiano le notizie sulla sua vita, fatto che ha fatto dubitare molti sulla sua effettiva esistenza.

Citazioni di Lucrezio

– A volte, come i bambini che hanno timore del buio, così noi temiamo, alla luce del giorno, per cose altrettanto inconsistenti di quelle di cui al buio ha paura il bambino.

– Se invece si guidasse la vita con giusto criterio, la grande ricchezza dell’uomo sarebbe vivere sobriamente e con animo quieto; infatti non v’è mai scarsezza del poco.

– È dolce, quando i venti sconvolgono le distese del vasto mare guardare da terra il grande travaglio di altri; non perché l’altrui tormento procuri giocondo diletto, bensì perché t’allieta vedere da quali affanni sei immune.

– In mezzo al fonte dolce dei piaceri sgorga qualcosa d’amaro.

– Dunque ogni cosa visibile non perisce del tutto, poiché una cosa dall’altra la natura ricrea, e non lascia che alcuna ne nasca se non dalla morte di un’altra.

– Avanziamo dove il piacere guida ognuno di noi.

– Infatti gli stupidi ammirano e amano tutte le cose che distinguono appena, nascoste da parole astruse, e accettano per vere quelle cose che accarezzano dolcemente l’orecchio e che sono mascherate da un gradevole suono.

– Perché non ti ritiri dalla vita come un commensale ormai sazio, né serenamente ti prendi, o sciocco, un tranquillo riposo?

– Un popolo cresce, l’altro declina, in breve tra loro s’alternano le stirpi mortali, e come dei corridori si passano la fiaccola della vita.

– Si deve cacciar via precipitosamente quella paura dell’Inferno che turba nel più profondo la vita dell’uomo, stendendo su tutto la cupa ombra di morte e non lasciando esistere nessuna gioia serena ed intera.

– Così le cose non cesseranno mai di nascere le une dalle altre, e la vita a nessuno è data in proprietà, a tutti in usufrutto.

– Tutto quello che esiste richiede tanta materia nel momento in cui nasce quanta ne occorre a formarlo, ma ogni cosa che nasce ha sempre bisogno di un seme che la sospinga ad offrirsi al soffio leggero dell’aria: anche per questo diciamo che niente proviene dal niente.

– In realtà nessuno sente la mancanza di sé stesso e della vita quando la mente e il corpo riposano insieme assopiti, per quanto riguarda noi, infatti, quel sonno può durare in perpetuo,
né alcun rimpianto di noi stessi ci affligge.

– Cresce una gente, declina l’altra e l’età dei viventi in breve giro si mutano e si trasmettono, a guisa di corridori, la fiaccola dell’esistenza.

– Se ciò vedessero chiaro con la mente e vi s’attenessero con le parole, si scioglierebbero da grande angoscia e timore dell’animo.

Aforismi di Lucrezio

– Come i bambini al buio tremano e temono di tutto, così noi alla luce talvolta temiamo di cose che non son più tremende di quelle che temono i bimbi al buio e pensano che accadranno loro.

– Si allestiscono ricevimenti con decorazioni e portate mirabili, feste, boccali continui, profumi corone ghirlande: inutilmente perché in mezzo al fonte di quei piaceri sgorga un che di amaro, che soffoca anche tra i fiori.

– O misere menti, o animi ciechi degli uomini! in quale oscurità, in mezzo a quanti pericoli trascorre quel poco di vita che ci è dato.

– Tanto a questo riguardo sono vari e difformi i gusti, che ciò che cibo è agli uni, sarebbe per gli altri veleno.

– Poiché, dunque, l’anima è da ritenersi mortale, la morte è un nulla per noi e non ci tocca per nulla.

– Spesso lascia il suo grande palazzo chi si annoia a restare a casa; ma subito vi torna perché non si trova affatto meglio fuori.

– E nel solco stampato da’ piedi tuoi fedelmente imprimo l’orma dei miei; non già che ambisca emularti, ma tanto grande è l’amore che l’imitarti m’è gioia. Come, in effetti, la rondine gareggerebbe coi cigni, o come al corso i capretti dal piè tremante potrebbero essere pari al focoso destriero?

– In realtà quei supplizi che dicono ci siano nel profondo inferno, li abbiamo qui tutti nella vita.

– Cadendo, la goccia scava la pietra, non per la sua forza, ma per la sua costanza.

– Gli uomini sono desiderosi di calpestare ciò che hanno temuto un tempo.

– Come non vedere che null’altro la natura ci chiede con grida imperiose, se non che il corpo sia esente dal dolore, e nell’anima goda d’un senso gioioso sgombra d’affanni e timori?

– L’ingiustizia e l’offesa son simili a rete, che avvolge l’uomo: su chi le commette il danno sovente ritorna.

– Ogni parte del corpo è guidata e diretta da quel nostro potere che chiamiamo pensiero.

– Sono grandi ricchezze all’uomo il vivere parcamente e con animo sereno, perché egli non avrà mai penuria del poco.

– La vita è una lunga battaglia nelle tenebre.

Frasi di Lucrezio

– Ma, finché ciò che bramiamo è lontano, sembra che esso superi ogni altra cosa; poi, quando abbiamo ottenuto quello, altro bramiamo e un’uguale sete di vita sempre in noi avidi riarde.

– Quando la necessità ci porta a usare parole sincere, cade la maschera e si vede l’uomo.

– Cessa, dunque, di rigettare dall’animo questa dottrina, impaurito dalla novità in se stessa, ma piuttosto pondera tutto con acuto giudizio; e, se ti sembra vera, arrenditi; se è falsa, accingiti a contrastarla.

– La forza sconvolgente del vino penetra l’uomo e nelle vene sparge e distribuisce l’ardore.

– L’avidità e la cieca brama di onori, che spingono i miseri uomini a varcare i confini della legge e talvolta, compagni e ministri di colpa, a cercare di giorno e di notte con tutte le forze di emergere a somma potenza: sono queste le piaghe della vita, in gran parte nutrite dal terrore della morte.

– Non saranno la luce e il chiarore del sole a farci uscire dalle tenebre, ma la conoscenza delle cose.

– Tanto più è necessario che l’uomo si giudichi nei rischi dubbiosi, e che la sua qualità si conosca nell’avversa fortuna; allora gli accenti più veri, infine, dal profondo del cuore, erompono, la maschera cade, il vero si affaccia.

– È dolce, quando i venti sconvolgono la distesa nell’ampio mare, guardare dalla riva il faticoso travaglio di un altro: non perché sia fonte di gioia o di piacere il fatto che uno sia afflitto, ma perché è bello vedere da quali mali tu sia libero.

– Questo terrore dell’animo, dunque, e queste tenebre occorre che siano dissipate non dai raggi del sole o dai lucenti dardi del giorno, ma dalla visione e dalla scienza della natura.

– L’uomo può salvarsi solo attraverso la conoscenza delle cose e non attribuendo ad interventi divini ciò che non riesce a capire.

– A volte, come i bambini che hanno timore del buio, così noi temiamo, alla luce del giorno, per cose altrettanto inconsistenti di quelle di cui al buio ha paura il bambino.

– La natura dell’anima non vive se non ha un corpo.

– La paura domina tutti i mortali: perché vedono prodursi in terra e in cielo molti fenomeni di cui in nessun modo possono scorgere le cause, e credono che si producano per volere divino.

– Anche se ignoro come il mondo ebbe origine, dagli stessi moti del cielo e da molte altre cose ancora io sono certo che il mondo non è stato creato per noi da una volontà divina: tanto esso è pieno di male.

– Nessuna cosa mai si genera dal nulla per volere divino.

– In effetti il tempo cambia totalmente il mondo; in tutte le cose a uno stato deve succedere un altro stato, e nulla rimane simile a se stesso: tutto si trasforma, la natura modifica tutto e costringe tutto a cambiare.