Citazioni, aforismi e frasi dagli scritti di Sandra Sabattini, riconosciuta dalla Chiesa Cattolica come serva di Dio venerabile, che nella sua breve vita, nata nel 1961 e morta nel 1984, dedicò il suo tempo libero al volontariato e alla preghiera.
Citazioni di Sandra Sabattini
Non sono io che cerco Dio ma è Dio che cerca me. Non c’è bisogno che io cerchi chissà quali argomentazioni per avvicinarmi a Dio: le parole prima o poi finiscono e ti accorgi allora che non rimane che la contemplazione, l’adorazione, l’aspettare che Lui ti faccia capire ciò che vuole da te. Sento la contemplazione necessaria al mio incontro con Cristo povero.
C’è il tentativo di far correre l’uomo invano, di blandirlo con false libertà, falsi fini in nome del benessere. E l’uomo viene preso da un vortice di cose che si ritorce contro se stesso. Non è la rivoluzione che porta alla verità, ma la verità che porta alla rivoluzione.
La verità è che dobbiamo imparare nella fede l’attesa di Dio, e questo non è un piccolo sforzo come atteggiamento dell’anima. Questo attendere, questo non preparare i piani, questo scrutare il cielo, questo fare silenzio è la cosa più interessante che compete a noi. Poi verrà anche l’ora della chiamata, ma ciechi se in tale ora penseremo di essere gli attori di tali meraviglie: la meraviglia semmai è Dio che si serve di noi così miserabili e poveri.
La carità è la sintesi della contemplazione e dell’azione, il punto di sutura tra il cielo e la terra, tra l’uomo e Dio.
Non posso obbligare gli altri a pensarla come me, anche se credo che sia giusto. Posso solo far conoscere loro la mia gioia.
Grazie, Signore, perché dalla vita finora ho ricevuto cose belle, ho tutto, ma sopra ogni cosa ti ringrazio perché ti sei svelato a me, perché ti ho conosciuto.
Fidanzamento: qualcosa di integrante con la vocazione: ciò che vivo di disponibilità e d’amore nei confronti degli altri è ciò che vivo anche per Guido, sono due cose compenetrate, allo stesso livello, anche se con qualche diversità.
Sandra, ama ogni cosa che fai. Ama fino in fondo i minuti che vivi, che ti son concessi di vivere. Cerca di sentire la gioia del momento presente, qualunque sia, per non perdere mai la coincidenza.
Aforismi di Sandra Sabattini
Che senso ha vivere la propria vita di cristiani in mezzo a gente che la pensa, che vive come te? Non sono i cristiani che devono essere lievito della “pasta”?
Amando scoprirai la tua strada; amando ascolterai la Voce; amando, troverai la pace.
La vita vissuta senza Dio è un passatempo, noioso o divertente, con cui giocare in attesa della morte.
Ciò che il Signore mi ha fatto capire e di essere attenta ai segni perché Lui ti dice “Andiamo” quando meno te l’aspetti.
Oggi c’è l’inflazione di buoni cristiani mentre il mondo ha bisogno di santi!
Per fare una vita: base fondamentale è fare unità di esistenza col Cristo. Vedendo una persona non vedo quella persona, ma il Cristo. Voglio portare la salvezza, cioè Cristo.
Il bisogno di infinito che è dentro di noi e che non possiamo far finta di ignorare, l’infinito è lì che ci aspetta ogni volta che cadono le “posticce” risposte che abbiamo dato al suo bisogno. E poi il desiderio di amare gli altri, così forte, ma così soffocato nella mia piccola realtà, dalle convenienze, le paure.
Sì, perché di fatto ho corso questo grosso rischio: comportarmi in un modo con un tipo di persone (che quasi necessariamente ti portano a vivere in quel modo) e in un altro con quelle persone, con quella realtà che definirei solita, per cui non vale la pena di essere diversa, “perché tanto sono tutti così”, che in un certo senso involontariamente ti porta a vivere così. È per questo allora che da un po’ di tempo in qua, pur con tutti i limiti, cerco di aver lo stesso
modo di vita, di pensare, con tutte le persone siano esse povere o ricche, arroganti o umili.
Frasi di Sandra Sabattini
Aiutami ad essere sincera, pura di cuore con i miei fratelli che condividono qui con me la vita. Devo essere pura dentro di me nel vivere questa esperienza perché, se no, rischio di boicottare anche le scelte già fatte. Essere pura vuol dire richiamarmi sempre che le cose le faccio per gli altri e quindi per Te e non perché attraverso di esse posso accrescere lo spessore del mio orgoglio e della mia vanità.
Signore sento che Tu mi stai dando una mano per avvicinarmi a Te; mi dai la forza per fare un passo in avanti. Accettarti io vorrei, prima però devo sconfiggere me stessa, il mio orgoglio, le mie falsità. Non ho umiltà e non voglio riconoscerlo, mi lascio condizionare terribilmente dagli altri, ho paura di ciò che possono pensare di me. Sono incoerente, con una gran voglia di rivoluzionare il mondo, e che poi si lascia assoggettare da questo. Dio, mi sai accettare così come sono, piena di limiti, paure, speranze?
Sono convinta, però, ma davvero, che ciò che conta, l’unica cosa importante è amare. A volte ci penso: ma il mio essere che senso ha? Ciò che conta è amare, non chiedere di più. E quelle poche volte che mi è capitato di farlo davvero, disinteressatamente, ho sentito sul serio la pace; e se Dio è amore, non può essere che pace infinita in tutti i sensi.
Quando ho amato davvero ho sentito invece, anche nella frazione di poco tempo, che Dio riempiva tutto e tutti.
Siamo intransigenti sul dovere di amare. Non cediamo, non veniamo a compromessi. Ridiamo di coloro che ci parleranno di prudenza.
Potessero le mie ore essere una lode continua a Te. Ma come ringraziarti se la voce con cui cantarti non è mia ma è un tuo dono, e così gli occhi con cui stupirmi e tutto il mio essere che tenta di innalzarsi a Te?
Signore non posso che vederli come un miracolo gli anni di vita che mi hai dato finora. Grazie perché nonostante i miei limiti hai avuto pazienza di starmi vicino. Aiutami a fidarmi di Te, aiutami a non voler capire a tutti i costi quello che mi chiedi, perché questa è la mia superbia: voler misurarti coi miei pensieri.
Grazie, Signore, di questo mondo, di questa vita, di queste persone, di questa gioia, per una nuova primavera che sorge. Oggi con un paio di scarpe e una bisaccia, se potessi, farei il giro del mondo. Grazie, Signore. Grazie perché ci sei, perché sei vicino a me, perché mi metti attorno gente così meravigliosa. Grazie perché Ti amo, perché so che Tu mi ami, perché Ti vedo nella mia gente… nella gente. Grazie. Signore.
Che dire della morte? Paura, rassegnazione, accettazione? Di una cosa però sono convinta: che non è male ogni tanto rammentarci di essa. Pensare a ciò ridimensiona un po’ le cose: il mio orgoglio, le mie inutili corse, lo sciupio del tempo, delle cose e delle gioie che mi hai dato. Mi umilia in un certo senso e nello stesso tempo mi sprona a non sprecare neanche un istante di questa mia esistenza.
Non è mia questa vita che sta evolvendosi ritmata da un regolare respiro che non è mio, allietata da una serena giornata che non è mia.
Non c’è nulla a questo mondo che sia tuo. Sandra, renditene conto! È tutto un dono su cui il “Donatore” può intervenire quando e come vuole.
Abbi cura del regalo fattoti, rendilo più bello e pieno per quando sarà l’ora.