Citazioni delle preghiere, aforismi e frasi di San Bonaventura, frate francescano, cardinale e insegnante di filosofia e teologia alla università Sorbona di Parigi, nato a Bagnoregio nel 1221, un piccolo comune italiano della provincia di Viterbo nel Lazio, e morto a Lione nel 1274.
Citazioni di San Bonaventura
– La beatitudine non è altro che il godimento del sommo bene; il sommo bene è sopra di noi; perciò nessuno può conseguire la beatitudine se non sale al di sopra di se stesso, non col corpo ma col cuore.
– Sperare è volare
– Le opere di Cristo non vanno indietro, non vengono meno, ma progrediscono.
– Non possiamo però elevarci al di sopra di noi stessi, senza una forza superiore che ci innalzi. Infatti per quanti gradini interiori si progettino non si riesce a nulla, se non vi si accompagna l’aiuto divino.
– L’amore che voi testimonierete per Dio sarà grande considerando che non ne siete degni; più grande, rammentando la vastità della sua grazia; infinito al pensiero dell’immensità di Dio.
– Ora l’aiuto di Dio è concesso a coloro che lo chiedono con cuore umile e devoto: questo è appunto sospirarlo in questa valle di lacrime, cioè con la fervida preghiera.
– L’uomo, poiché è forte e presiede alla donna, rappresenta la parte più elevata della ragione, invece la donna quella inferiore. E ciò a motivo della virilità da un lato, e della debolezza e fragilità dall’altro.
– La preghiera è madre e origine di ogni elevazione spirituale.
Aforismi di San Bonaventura
– O anima, adunque che pensi tu che sia la divina consolazione? Certo, o anima, quella dolcezza è tanto grande e tanto suave consolazione che solo nel cuore apparisce che sia la divina consolazione, certo, o anema, questa dolcezza è tanto grande e tanto suave delettazione che, solo nel cuore sentendo, pensi quel che sia la divina consolazione.
– Così pregando siamo già illuminati per conoscere i gradi dell’ascesa a Dio. Infatti secondo lo stato e la condizione in cui ci troviamo, tutta la realtà è scala per ascendere a Dio.
– E’ insito nell’anima l’odio della falsità; ma ogni odio nasce dall’amore, perciò è molto più radicato nell’anima l’amore della verità e specialmente di quella verità per la quale l’anima è stata fatta.
– Secondo la sua originaria natura l’uomo fu creato capace della quiete contemplativa, tanto è vero che fu posto in un paradiso di delizie (Gn. 2, 15). Ma poi si volse via dal vero lume verso il bene mutevole e così colpevolmente abbassò se stesso e tutto il suo genere per mezzo del peccato originale che infettò la natura umana in due modi, cioè la mente con l’ignoranza, la carne con la concupiscenza.
– La materia è il principio di ogni limitazione.
– L’uomo accecato e avvilito siede nelle tenebre e non riesce a vedere la luce celeste se non lo soccorre la grazia con la giustizia contro la concupiscenza e la scienza congiunta alla sapienza contro l’ignoranza. Tutto ciò diventa possibile per mezzo di Gesù Cristo che fu costituito da Dio per noi sapienza e giustizia,
santificazione e redenzione (1Cor. 1, 30).
– L’uomo, poiché è forte e presiede alla donna, rappresenta la parte più elevata della ragione, invece la donna quella inferiore. E ciò a motivo della virilità da un lato, e della debolezza e fragilità dall’altro.
– Egli è la potenza e sapienza di Dio, Verbo incarnato pieno di grazia e di verità, autore di grazia e di verità: che infonde, cioè, la grazia di quella carità che provenendo da cuore puro, coscienza buona e fede sincera, porta l’anima retta al triplice sguardo descritto qui sopra: le dà la scienza della verità secondo le tre specie di teologia, cioè la simbolica, la propriamente detta, e la mistica, affinché con la simbolica usiamo rettamente le cose sensibili; con quella propriamente detta usiamo rettamente le intelligibili; con la mistica veniamo elevati alle estasi supermentali.
Frasi di San Bonaventura
– Alla contemplazione non si giunge se non con la perspicace meditazione, la condotta santa, la devota preghiera.
– Chi dunque vuol salire, deve evitare il peccato che deforma la natura, abitui le facoltà naturali anzidette alla grazia riformante con l’esercizio della preghiera; poi alla giustizia che purifica con la condotta, e infine alla sapienza che rende perfetti e ciò con la contemplazione.
– La grazia è il fondamento della rettitudine della volontà e dell’illuminazione chiara della ragione.
– Come nessuno può giungere alla sapienza se non attraverso la grazia, la giustizia, la scienza, così alla contemplazione non si giunge se non con la perspicace meditazione, la condotta santa, la devota preghiera.
– Il sentimento penetra là dove l’intelligenza non arriva.
– Poiché poi la grazia è il fondamento della rettitudine della volontà e dell’illuminazione chiara della ragione, la prima cosa che dobbiamo fare è di pregare; poi di vivere santamente; infine di rivolgere l’attenzione agli oggetti che rispecchiano la verità. Così, grado grado, ascenderemo al monte eccelso dove si può vedere il Dio degli dèi, in Sion (Sal. 83, 8).
– L’impegno costante nelle piccole cose è una virtù grande ed eroica.