Genziana: proprietà della radice, infuso

A cosa serve una pianta di genziana, quali sono le proprietà della radice, come fare un infuso o uno sciroppo, preparazione di un decotto da usare esternamente.

Proprietà della genziana

Erba perenne, la genziana ha un rizoma che nei primi anni emette solamente grandi foglie, opposte, con picciuolo, ovali, alte circa 25 centimetri e larghe una decina.

Si tratta di una pianta la cui fioritura inizia dopo i primi dieci anni.

Il fusto fiorito è in grado di raggiungere un’altezza di circa un metro, con foglie diventano gradatamente più piccole avvicinandosi alla sommità.

Le ultime foglie appaiono senza picciuolo, con lunghezza di circa sei centimetri e di colore verde-giallo, con all’ascella circa venti fiori con corolla, formata da lacinie gialle, che ha la caratteristica di non cadere dopo la fioritura.

Il rizoma e la radice vanno raccolti nel periodo autunnale o in primavera se trattasi di piante con alle spalle un certo numero di anni.

Si deve prestare la massima attenzione a non confondere la genziana con l’Elleboro bianco, che è parecchio velenoso, e con le radici di Belladonna, che sono molto somiglianti.

La genziana presenta foglie glabre, con le nervature secondarie delle foglie disposte a reticolo.

Il sapore è molto amaro ma non caustico, in maniera opposta a quello del Veratro che è bruciante e poco amaro.

Tra le proprietà principali vanno ricordate quelle delle radici della Genziana maggiore, che sono un ottimo tonico e stimolante delle funzioni digestive.

La droga esercita un azione amara e non astringente, inoltre determina un incremento del succo gastrico e della sua acidità, come riflesso delle papille gustative della bocca e non per azione diretta sulla mucosa dello stomaco.

Alcuni ritengono che sia in grado di favorire il passaggio rapido dei cibi dallo stomaco all’intestino, aumentare il numero dei globuli bianchi e l’eccitabilità del simpatico.

Molto utile inoltre nelle dispersie, nella flatulenza, nell’atonia intestinale e in tutte le disfunzioni dell’apparato digerente, da non usare in caso di lesioni renali.

In alcuni casi sembra che eserciti anche una notevole azione vermifuga.

Nel caso in cui la droga venga presa prima dei pasti, si ha un aumento dell’appetito e una migliore digestione.

Esternamente la genziana può essere usata come decotto per lavare le piaghe.

Per preparare un infuso di radice, a freddo o a caldo, occorre mezzo cucchiaino di radice pestata per una tazza d’acqua.

Con cento grammi di radici per litro d’acqua è possibile invece preparare un decotto per uso esterno.

Uno sciroppo di genziana si prepara con 10 grammi di radice pestata ogni litro d’acqua, a cui va aggiunto un chilogrammo di zucchero.