Come scegliere un amplificatore stereo, che sia in grado di riprodurre fedelmente i dettagli del suono puro e la dinamica della musica.
Quale amplificatore scegliere
Un amplificatore è un componente che funge da adattatore elettrico e meccanico tra le varie sorgenti di segnale collegabili ad esso e i diffusori acustici.
Scopo di un amplificatore è quello appunto di amplificare, cioè aumentare, la potenza del segnale fornito dalle sorgenti collegate che da solo non avrebbe la potenza necessaria a pilotare direttamente gli altoparlanti delle casse.
Un amplificatore aumenta l’ampiezza in tensione del segnale e contemporaneamente è in grado di fornire una adeguata erogazione di corrente.
Insieme a altre importanti caratteristiche, il primo fattore evidenziato nelle caratteristiche tecniche di un amplificatore è quello relativo alla potenza espressa in watts rms e alla capacità circa l’erogazione di corrente effettiva sul carico passivo collegato, costituito dalle casse.
La potenza andrà scelta in base alla stanza da sonorizzare e alla efficienza delle casse.
La potenza ottimale si ottiene calcolando il volume della stanza, considerando 1 watts per ogni canale ogni metro cubo, tenendo conto di una sensibilità tipica delle casse pari a 90 decibel.
Come esempio si può affermare che per un ambiente da 90 metri cubi è raccomandata un’amplificazione di 90 watts per ogni canale.
Per sensibilità delle casse si intende il volume riprodotto a un metro di distanza dal centro della cassa, applicando un watts di potenza.
Gli stadi di amplificazione
Possiamo dividere un amplificatore in due parti collegate tra loro, lo stadio di preamplificatore e lo stadio di finale di potenza.
Il preamplificatore accoglie il segnale di ingresso e fornisce a esso un primo lieve guadagno iniziale, preparando il segnale allo stadio successivo.
Il finale di potenza, o amplificatore finale, serve invece a fornire al segnale un guadagno molto più ampio con un’erogazione di corrente maggiore in grado di andare ad alimentare l’altoparlante che trasformerà questo segnale in suono udibile.
Amplificatore stereo integrato
Gli stadi di amplificazione si trovano in un unico teleaio.
Pre e finale
Gli stadi di amplificazione sono separati, ognuno ha un telaio indipendente.
Potenza
La potenza di un amplificatore viene espressa in watt rms.
Tramite i transistor finali viene aumentato parecchio il livello del segnale sonoro che parte da una corrente con un valore basso.
La corrente così incrementata va a circolare all’interno della bobina di un altoparlante a magnete che comincia a mettere in vibrazione la sua membrana trasformando in suono ogni variazione di corrente.
Ad un valore maggiore di corrente corrisponderà una superiore pressione sonora.
La misura della potenza massima di un amplificatore viene eseguita su un carico costituito da un puro resistore, applicando in ingresso un segnale sinusoidale e aumentando la tensione fino a che non viene raggiunto in uscita il massimo segnale possibile.
Il segnale in uscita
Questo segnale in uscita dagli stadi finali dell’amplificatore viene trasferito alle casse e sarà adattato secondo l’impedenza degli altoparlanti per evitare distorsioni.
L’impedenza degli altoparlanti varia da 4 a 16 ohm e costituisce il valore della resistenza.
Ai valori più bassi corrispondono casse più difficili da pilotare.
Ogni amplificatore infatti lavora meglio entro un certo intervallo di impedenza e per questo la scelta dell’amplificatore dovrà essere effettuata valutando anche questo importante aspetto, che permette di interfacciarsi meglio alle casse da collegare.
Rapporto segnale rumore
Questo valore esprime il grado di silenziosità dell’apparecchio, ovvero rumori estranei al segnale ridotti al minimo possibile, e riguarda i vari ingressi disponibili su di un amplificatore.
E’ importante verificare che il rapporto segnale rumore sia uguale o superiore a quello della sorgente che deve essere collegata.