Gondar: cosa vedere tra castelli e cittadella

Cosa vedere a Gondar, breve storia, monumenti e itinerario delle principali attrazioni da non perdere nell’antica città adagiata sull’altopiano in Etiopia.

Informazioni turistiche

Gondar è il capoluogo della regione omonima, situata a circa 2100 metri s.l.m., sull’altopiano a nord del lago Tana.

Nel XVII secolo l’imperatore Fasiladàs scelse questo semplice villaggio come nuova capitale dell’impero trasformandolo in un importante centro situato fra le vie carovaniere del nord e del sud dell’Etiopia.

Per oltre un secolo la città fu un luogo in cui fiorirono le arti, l’artigianato e la letteratura, furono costruiti maestosi palazzi, edificate magnifiche chiese, crebbero bellissimi giardini e, anche se si verificarono complotti ed intrighi di potere, la città visse un periodo molto prosperoso.

Il patrimonio architettonico che in buona parte si è conservato intatto fino ad oggi, risale a questa epoca.

Cosa vedere a Gondar

Molto interessante la cittadella imperiale, con il Castello di Fasiladàs, il Palazzo di Iyasu, la Sala di Dawit, il Castello di Mentewab e tre chiese.

A circa 2 chilometri a nord-ovest del centro cittadino si trovano i Bagni di Fasiladàs, un posto molto bello dove si trova un’ampia vasca incassata che viene riempita d’acqua una volta l’anno in occasione della festa del Timkat, la celebrazione ortodossa dell’Epifania.

Il complesso della Kuskuam, costruito dall’Imperatrice Mentewab, si trova in collina a circa 3 chilometri a nord-ovest del centro ed è formato da vari edifici, fra cui un palazzo usato per i ricevimenti ufficiali, il cui esterno è decorato con tufo vulcanico rosso.

Il Palazzo di Ras Mikael Sehulm e la Chiesa di Debre Berhan Selassie, bellissima espressione dell’arte etiope, caratterizzata da uno spettacolare soffitto pieno di angioletti.

Le costruzioni coloniali, fra cui il palazzo delle Poste, altri palazzi ed edifici abitativi sono del periodo dell’occupazione italiana (1936-41).