Petra: cosa vedere in 2 giorni nell’antica città della Giordania

Cosa vedere a Petra in 2 giorni, dove si trova, cenni storici e itinerario comprendente i principali luoghi d’interesse, tra cui gli interessanti resti della Chiesa bizantina.

Informazioni turistiche

In Giordania si trova Petra, città antica e splendido sito archeologico, collocato a metà strada fra il Mar Morto ed il Golfo di Aqaba, 250 Km. a sud di Amman.

La città fu creata scavando nella roccia ad oriente del Wadi Araba, tra le montagne in un luogo abitato millenni prima della Venuta di Cristo.

La zona era abitata dagli Edomiti, un popolo specializzato nella lavorazione della ceramica, verso la fine del VI sec. a.C. giunsero i Nabatei, un popolo arabo nomade che vi si stabilì gradualmente, invogliato dalla buona posizione geografica e dall’abbondanza di risorse idriche della zona, ottenute recuperando e gestendo ingegnosamente l’acqua piovana.

Nel II secolo a.C Petra divenne capitale del Regno Nabateo, una grande città posta lungo l’antica via dell’incenso, un tracciato carovaniero lungo il quale avveniva il commercio di spezie, seta, incenso e merci esotiche.

A Petra le carovane potevano fare sosta e trovare ospitalità, protezione ed acqua in cambio di una tassa sulle merci.

Con l’occupazione romana, Petra conobbe un notevole sviluppo dal punto di vista urbanistico, ma nel contempo perse importanza dal punto di vista commerciale, in quanto i romani presero il controllo delle rotte e le carovane che si fermavano a Petra diminuirono notevolmente, a tal punto che anche il popolo Nabateo perse potere e ricchezza.

Nel IV secolo d.C. a questi eventi si aggiunse anche un forte terremoto che distrusse parzialmente la città e provocò l’inizio di un lento esodo degli abitanti.

Alcuni scavi hanno riportato alla luce Chiese risalenti al quinto secolo, testimonianza della diffusione del cristianesimo a Petra, mentre la conquista islamica, avvenuta nella regione fra il 629 e il 632, non segnò particolarmente la città in quanto ridotta ad un villaggio isolato dal centro del potere.

La zona, conquistata dai Crociati Franchi, nel 1187 venne riconquistata dagli islamici.

La città, progressivamente abbandonata, fu occupata da beduini locali e dimenticata dal mondo occidentale, fino alla sua riscoperta avvenuta il 22 agosto 1812 per merito dell’esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt.

Petra, un’opera straordinaria dell’ingegno dell’uomo e della natura, è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

Cosa vedere a Petra

Della Chiesa bizantina rimangono pochi resti, sopra i quali sorge oggi un edificio moderno.

Nella sua forma originaria, la chiesa era stata costruita dai Nabatei, in seguito ridisegnata e ampliata dai Bizantini intorno all’anno 530 d.C..

Era a navata unica, decorata con disegni geometrici e con un unico ingresso nel frontale.

Si sono susseguite varie ristrutturazioni, a causa principalmente dei danni subiti dall’edificio durante periodici terremoti.

Grazie a un Centro americano, specializzato in studi e ricerche su religioni orientali, la chiesa fu restaurata perfettamente.

Gran parte degli antichi resti vennero riutilizzati, disponendoli intorno ad un cortile quadrangolare con perimetro formato da 12 colonne e al centro un pozzo.

Nella parte opposta all’ingresso del luogo di culto si trova il battistero, sul lato sud del cortile, il pavimento intorno all’altare e quello della navata è arricchito da inserti di marmi policromi, mentre ai lati si trovano mosaici attribuiti alla scuola di Gaza.

Sei colonne dividono le navate laterali dalla navata principale.

Il mosaico della navata destra si compone di 51 medaglie su tre file raffiguranti esseri umani e le 4 stagioni.

Nella navata sinistra ci sono invece ben 84 medaglioni, dove sono rappresentati animali e piante.

Nella navata centrale furono scoperti i papiri di Petra, ovvero una serie di 152 rotoli di documenti relativi a contratti, finanziamenti e vari argomenti di interesse civile, risalenti all’amministrazione del sesto secolo.

A questa scoperta viene attribuito un grande valore storico in quanto viene provata la prosecuzione della cultura nabatea anche durante l’era bizantina.

La Tomba di Aronne è un piccolo edificio risalente al tredicesimo secolo, situato sul Monte di Aronne nella catena di Shara.

Per raggiungere questo luogo si deve partire dalla città bassa di Petra, transitando a piedi dietro il Palazzo della Figlia del Faraone e proseguendo dritto fino a dove inizia il sentiero di salita.

Iniziando il conteggio del tempo da qui, va considerato un tempo di oltre 4 ore per arrivare al monumento funerario, poco meno per tornare indietro, un’escursione che richiede quindi una giorno intero partendo la mattina molto presto.