Con un nome che in lingua sanscrita significa dea dell’abbondanza, l’Annapurna è stato la prima montagna superiore agli ottomila metri di altitudine ad essere conquistata dall’uomo.
Aspetto delle vette
La catena degli Annapurna, situata in Nepal, innalza le sue vette scintillanti al di sopra dell’abbondanza floreale tipica delle medie pendici himalayane.
Tali vette appaiono come una muraglia verticale inaccessibile.
Il Macchapuchare, con i suoi 6997 metri, sembra dominare, con la sua massa monolitica, il mondo degli esseri umani, quasi volesse dissuaderli dal tentare una scalata.
L’Annapurna, che raggiunge un’altitudine di 8077 metri, è la vetta maggiore di una catena delimitata a ovest dal Dhaulagiri, con i suoi 8172 metri, e a est dal Manaslu, alto 8156 metri.
Versante meridionale
L’accesso dal bacino di Pokhara, posto a 800 metri sul versante meridionale, è piuttosto arduo a causa dei ripidi pendii, oltre che per la presenza di gole profonde e di una giungla inestricabile spesso immersa nella nebbia.
La catena degli Annapurna comprende numerose vette superiori ai 7000 metri, tra cui il Nilgiri, 7223 metri, e il Gangapurna, 7454 metri.
Versante settentrionale
Le pendici del versante settentrionale sono invece molto meno ripide, in quanto corrispondono al retro del monoclinale e sono formate da spesse lastre strutturali di calcare o di arenaria.
Nonostante il ridotto afflusso di aria umida oltre la cresta principale, l’apporto nevoso resta sufficiente per conservare dei ghiacciai pensili.
All’uscita delle gole si apre il bacino di Pokhara, a circa 800 metri di quota, la cui origine è con molta probabilità dovuta a una depressione scavata per erosione differenziale e a un cedimento tettonico situato ai piedi di un’alta catena, conseguente al sollevamento posticipato dell’anticatena meridionale.
Spedizioni
La catena degli Annapurna divenne celebre nel 1950, quando il 3 giugno di quell’anno gli alpinisti francesi Herzog e Lachenal la conquistarono, superando per primi gli 8000 metri, impiegando solo 12 giorni.
Nel 1970 venne scalato per la prima volta il versante meridionale, da una spedizione inglese guidata da Bonington.