Butrinto: cosa vedere nel parco archeologico albanese

Cosa vedere a Butrinto, itinerario alla scoperta di questo importante sito archeologico, comprendente teatro greco romano, battistero, basilica, mura ciclopiche, castello, museo di storia locale e parco nazionale.

Informazioni turistiche

Nella parte meridionale dell’Albania, a circa 18 chilometri a sud di Saranda, vicino al confine con la Grecia, si trovano le rovine dell’antica città di Butrinto, il cui nome in lingua albanese è Butrint, circondate dal bellissimo ambiente naturale del Parco Nazionale omonimo, patrimonio Unesco insieme al sito archeologico.

Su una collinetta, tra il lago di Butrinto e il canale di Corfù, ebbe origine l’antico centro ellenistico, le cui testimonianze più lontane risalgono a un periodo compreso tra il decimo e l’ottavo secolo a.C..

Famosa per un santuario dedicato a Esculapio, dio della medicina, e divenuta colonia romana nel 44 a.C., la città si estese sulle paludi bonificate con la costruzione di un acquedotto, di un foro, delle terme e di un ninfeo in età augustea.

Nel quinto secolo d.C., quando Butrinto divenne un vescovato, furono edificati un battistero e la basilica, ma già nel settimo secolo rimaneva ben poco della città antica, che venne ricostruita sotto il dominio bizantino, nel nono secolo.

Nel tredicesimo secolo, i governatori del Despotato d’Epiro, sorto dallo smembramento dell’Impero bizantino, costruirono un nuovo castello sull’acropoli, ristrutturarono le fortificazioni, la cattedrale e altri edifici.

Dominata dai veneziani e dagli ottomani, a partire dalla fine del quattordicesimo secolo, per la città iniziò un lungo periodo di declino, rimanendo in stato di abbandono fino al 1928, quando iniziarono i primi moderni scavi archeologi condotti dall’archeologo italiano Luigi Maria Ugolini.

Oggi il sito è tutelato dalla Butrint Foundation di Lord Rothschild, una fondazione con sede in Inghilterra.

Cosa vedere a Butrinto

Sul pendio dell’acropoli si trovano i resti del teatro greco, ampliato in età romana, e i piccoli bagni pubblici.

Continuando la visita si vedono un muro con iscrizioni in greco e il battistero costruito su un impianto termale di epoca romana, verso la metà del sesto secolo.

Il resti del battistero si distinguono per uno stupendo mosaico pavimentale policromo.

Oltre il battistero sorgono i maestosi archi della basilica del sesto secolo, mentre più avanti sono presenti le mura ciclopiche risalenti al quarto secolo a.C..

Sull’architrave di una porta delle mura, si nota un bassorilievo in stile arcaico, raffigurante un leone che sbrana un toro, simbolo di forza contro gli assalitori.

In vetta alla collina, dove sorgeva l’acropoli antica, si trova un castello di origini medioevali, riedificato negli anni trenta del novecento.

La fortezza offre una bella vista sullo stretto di Corfù e il Canale di Vivari, che collega lo stretto al lago di Butrinto, inoltre dalla sua postazione è possibile avere una veduta complessiva della città antica.

La struttura ospita un interessante museo archeologico dedicato alla storia di Butrinto.