Cosa vedere a Sofia in 3 giorni, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Cattedrale Alexander Nevski, Chiesa Santa Sofia e Museo archeologico.
Informazioni turistiche
Capitale della Bulgaria, una delle più antiche in Europa, Sofia si trova nella parte occidentale del Paese, in un’ampia valle a un’altitudine di 550 metri, ai piedi del versante settentrionale del massiccio del Vitosa, raggiungibile dal centro cittadino anche tramite gli impianti di risalita situati nei quartieri di Simeonovo e Dragalevci.
Fondata dai traci col nome di Serdica nel settimo secolo a.C., Sofia conserva notevoli testimonianze religiose ottomane e ortodosse, nel centro storico, facilmente visitabile a piedi, si trovano la maggioranza dei siti d’interesse storico e artistico, mentre nel sobborgo di Boyana è situata la chiesa omonima con i suoi preziosi affreschi, considerata uno dei monumenti più completi e perfettamente conservati tipici dell’arte medievale est-europea.
Dal momento che Sofia si è sviluppata soprattutto a partire dalla fine del diciannovesimo secolo, l’aspetto generale è prevalentemente moderno, con alcuni edifici costruiti sul modello sovietico.
Cosa vedere a Sofia
La Cattedrale di Alexander Nevski, costruita tra il 1882 e il 1912 in stile neo-bizantino e appartenente al patriarcato ortodosso bulgaro, è dedicata al coraggioso e santo principe della Russia, vissuto nel tredicesimo secolo, a cui è consacrato l’altare centrale.
Gli altri due altari presenti all’interno della cattedrale sono intitolati uno a San Boris, il principe che portò il cristianesimo in Bulgaria, e l’altro ai Santi Cirillo e Metodio, inventori dell’alfabeto cirillico.
Il Museo delle icone, che si trova nella cripta, conserva più di 300 icone e affreschi murali che mostrano lo sviluppo della pittura delle icone.
A circa 8 km a sud ovest di Sofia, si trova la Chiesa di Boyana, che costituisce uno dei tesori più preziosi della Bulgaria.
Si tratta di un piccolo edificio di culto di epoca medievale che, dopo essere stata chiuso al pubblico per 38 anni, è stato restaurato e riaperto al pubblico nel 2000.
La chiesa di Boyana è conosciuta soprattutto per i suoi pregevoli affreschi del tredicesimo secolo, raffiguranti scene della Bibbia e delle vite dei santi.
In passato a Sofia c’erano 70 moschee, ma la Moschea di Banya Bashi è l’unica funzionante.
Il nome significa molti bagni, infatti fuori si trovano i resti dell’hammam, che era il bagno turco originale.
Fu progettata nel 1576 da Mimar Sinan, il maggiore architetto ottomani, realizzò anche la Moschea del Sultano Selim a Edirne e la Moschea Blu a Istanbul.
La parte più bella della moschea è il soffitto a cupola, riportato al suo disegno originale dopo la caduta del comunismo.
Le Terme di Sofia sono collocate di fronte alla moschea e furono costruite tra il 1911 e il 1913, nelle loro vicinanze si trovano le sorgenti naturali di acqua minerale calda, un luogo dove gli abitanti sono soliti andare a riempire di acqua le loro bottiglie, soprattutto nel periodo invernale.
La città deve il suo nome alla Chiesa di Santa Sofia, risalente al sesto secolo e costruita sul sito di precedenti edificazioni.
Sotto il dominio ottomano fu convertita in moschea, vennero distrutti gli affreschi originali del dodicesimo secolo e fu aggiunto il minareto.
In seguito fu danneggiata da terremoti e, dopo la liberazione, fu restaurata nel 1878 e ripristinata come Chiesa.
Successivi lavori di ristrutturazione, iniziati dopo il 1900, riportarono la Basilica alle antiche forme.
La Rotonda di San Giorgio costituisce l’edificio più antico, essendo stato eretto nel quarto secolo come tempio romano.
Un accurato restauro ha rivelato tre strati di squisiti affreschi medievali che decorano la cupola, nascosti da intonaco nel corso dei cinquecento anni di dominio ottomano.
La Rotonda di San Giorgio è circondata da scavi che hanno riportato alla luce alcune rovine della Serdica di epoca romana.
La Sinagoga centrale di Sofia è la più grande sinagoga sefardita in Europa.
Progettata dall’architetto austriaco Grunanger, l’edificio in stile spagnolo-moresco è stata costruito sul modello di una sinagoga di Vienna, che fu distrutta dai nazisti.
Il Museo Ebraico di storia, ospitato in un piccolo edificio situato dietro la sinagoga Centrale, ospita una mostra permanente riguardante la storia degli ebrei bulgari durante gli orrori della seconda guerra mondiale e lo sterminio di sei milioni di ebrei da parte dei nazisti.
Nella Galleria Nazionale d’Arte, ospitata nell’edificio che un tempo era la residenza degli Zar, si trova la più grande collezione di opere realizzate da artisti bulgari, oltre a numerosi dipinti medievali.
Il Museo Archeologico Nazionale merita di essere visitato anche solo per la particolarità dell’edificio che lo ospita, una grande costruzione in pietra risalente al quindicesimo secolo adibita a moschea in epoca ottomana.
La maggior parte dei pezzi del museo sono di origine tracia, greca e romana, c’è anche un mosaico recuperato dal pavimento della chiesa di Santa Sofia.