Cosa vedere a Feuchtwangen, itinerario alla scoperta di questa cittadina, situata lungo il percorso della Via Romantica e ricca di storia, le cui origini risalgono all’ottavo secolo, quando fu fondato il monastero benedettino intorno al quale si sviluppò l’agglomerato urbano.
Informazioni turistiche
Dal 1200 secolo al 1376 Feuchtwangen fu libera città imperiale, successivamente passò al margraviato di Brandenburg Ansbach.
A partire dal 1806 la città entrò a far parte della Baviera.
La Piazza del Mercato si presenta armoniosa e raccolta, motivo per il quale viene definita “salone delle feste della Franconia”.
Graziose abitazioni civiche e il palazzo comunale delimitano la piazza. Sul lato nord della piazza si trova la chiesa conventuale gotica che ha sostituito la chiesa conventuale romanica di San Salvatore.
Usata come chiesa principale di professione evangelico-luterana dal 1623, la chiesa conventuale ha un interno interessante da visitare, dove risaltano un bell’altare maggiore, dipinto nel 1483 dal maestro di Durer Michael Wolgemut di Norimberga, gli intagli degli stalli del coro e la tomba del canonico Lucsa Freyer.
Cosa vedere a Feuchtwangen
A sud della chiesa si collega il chiostro tardo romanico, che faceva parte del monastero benedettino. Nel piano superiore sull’ala occidentale si trovano sei officine originali dei tempi: pasticcerie, tintorie, fonditori di stagno, vasari, calzolai e tessitori.
Ogni anno, durante i mesi estivi, si tengono nel cortile interno le famose rappresentazioni del chiostro, usato come teatro all’aperto.
Parallelamente alla chiesa conventuale, sul lato posteriore si innalza la chiesa parrocchiale di San Giovanni eretta sull’antico battistero della corte reale.
Dietro la chiesa di San Giovanni si trovava la Cappella di San Pietro e Paolo, costruita sul cimitero, poi trasformata in un granaio, oggi usata come sala per le riunioni cittadine.
Nella Piazza del Mercato si trova un pozzo artesiano barocco, decorato con figure e stemmi colorati. Nelle vicinanze del pozzo inizia Museumsgasse, romantica stradina dove si affacciano case dai tetti a due spioventi.
Quasi al termine della strada, una pompa di legno e un tavolo di pietra adibito un tempo al conteggio del denaro indicano il Museo Francone situato in una costruzione del 1789.
Al suo interno è possibile visionare arredamenti civile con stile che spazia dal barocco al liberty, oltre a una pregiata raccolta di ceramiche di Faenza.
La parte nuova del museo è situata sopra l’ex sinagoga del 1833, andata distrutta nel 1938 nel corso del periodo nazista.
La fontana di fronte è dedicata al trovatore medievale Walther Von Der Vogelweide, mentre il vicino Museo della Musica Francone racconta la storia dell’associazione di cantanti.