Cosa vedere a Tauberbischofsheim, seconda tappa lungo la strada romantica partendo da Wurzburg, itinerario comprendente la città vecchia, ricca di interessanti testimonianze storiche.
Informazioni turistiche
I Franchi si insediarono nel 400 d.C. nella valle del Tauber e, a partire dal 730, iniziò la cristianizzazione ad opera di San Bonifacio, la cui parente Santa Lioba nel 735 fondò qui il primo monastero di suore della Germania. Il nome di due chiese commemora tuttora l’operato dei due santi.
Dal 1237 fino al 1803 la città fece parte della diocesi vescovile di Magonza, in seguito, nel 1806 fu assegnata a Baden. Nel 1939 contava solo 3609 abitanti, ma impianti industriali e l’accorpamento di 6 comuni separati l’hanno fatta crescere fino ai 13.000 abitanti attuali.
Come sede amministrativa della provincia Meno-Tauber ospita le autorità corrispondenti senza perdere la sua immagine di città ospitale nel verde.
Il nome Tauberbischofsheim acquistò notorietà grazie al suo club di scherma che ha collezionato il maggior numero di vittorie nel mondo, con Emil Beck come allenatore e fabbricante di medaglie.
Dalla sua scuola si sono formati il centro di allenamento intensivo regionale e nazionale, riconosciuto come punto di appoggio per le olimpiadi.
Oltre a numerose altre possibilità ricreative, il club di scherma cittadino, durante le ferie, offre anche ai dilettanti la possibilità di allenarsi.
Un giro della città vecchia lascia al visitatore l’impressione indelebile della storia passata, le cui testimonianze sono state bene conservate da generazioni di cittadini.
Cosa vedere a Tauberbischofsheim
Intorno alla piazza del Mercato, Marktplatz, si raggruppano, nei pressi del palazzo comunale in stile neogotico, il Rehhof barocco e tre meravigliosi edifici in legno.
Esattamente di fronte alla Casa Barocca e 100 anni più antica, si trova la Posta Vecchia, un tempo usata dalla Posta di Thurn und Taxis.
La Farmacia Stern, posta nell’estremità meridionale della fila di case, è costruita insieme alla casa del chirurgo Franck.
Qui nacque il nonno dello scrittore romantico Clemens Von Brentano, il consigliere Franck, successivamente innalzato al ceto nobiliare con il nome de la Roche.
Interessanti case private da vedere sono la Casa Rincker, del 1628 con testa dell’invidia sul frontone, la Casa Mackert nella Hauptstrasse, palazzo barocco del 1744 appartenuto a un commerciante di vini, e la Casa Liebler, risalente al 1628 e dove fanno bella mostra di sé delle tavole di legno con raffigurazioni di Melusine.
La Chiesa di San Lioba, in stile barocco dal 1735 e situata nell’angolo sudorientale della Piazza del Mercato, fece parte del monastero francescano fino alla sua chiusura nel 1829.
Proseguendo lungo la Hauptstrasse in direzione ovest, si giunge alla tenuta “Hohen Erz und Domstift Mainz, dove si può vedere uno stemma sopra il portone della tenuta riportante incisa la data del 1741.
Spostata leggermente verso nord, si trova la Cappella di San Sebastiano, edificio a due piani costruito nel 1476 e la chiesa neogotica di San Martino, che conserva all’interno delle preziose opere di epoca tardo medievale.
Prima di arrivare alla cappella Maria del Soccorso del 1700, il Zwinger conduce in discesa verso il castello, dove si trova la casa natale di un abate costruita nel 1595.
Alcune parti del castello nel feudo arcivescovile di Magonza, furono erette nel 1250 circa, l’edificio principale sorse nel 1400 come sede dei balivi di Magonza, la cui presenza viene testimoniata da numerosi stemmi con il simbolo della ruota.
All’interno del castello si trova, dal 1970, il Museo naturale Tauber Franconia.
A sud della piazza del Castello, dominata dall’imponente torre del guardiano, si notano le rovine delle mura medievali e una fontana con il rospo Bischem, che è una raffigurazione del soprannome degli abitanti.
Ovunque ci si imbatte in parchi e fontane bene curate, nei quartieri più esterni ci sono innumerevoli statue di santi e edicole, d’altra parte ci troviamo nel bel mezzo della cosiddetta regione della Madonna.
Oltre 200 chilometri di sentieri segnati ci fanno attraversare boschi e vigneti.
Anche Distelhausen, un tempo nota per la sua birra, è stata integrata nella città.
E’ consigliabile vedere la chiesa barocca, eretta nel 1731 sotto la guida di Balthasar Neumann, la chiesetta di San Volfango sulla sponda occidentale del Tauber, e le numerose tenute di commercianti vinicoli, visibili anche in ulteriori quartieri cittadini.
Con partenza da Tauberbischofsheim è possibile effettuare una gita sul Tauber e visitare le rovine del castello sul Meno, il Museo Storico e il Museo del Vetro.
Attraversando la tradizionale località vinicola Reicholzheim, si raggiunge, dopo una piccola deviazione, Kulsheim, altra località vinicola d’interesse.
Partendo dal quartiere meridionale di Tauberbischofsheim, Diestelhausen, è possibile visitare Grunsfeld, a 3 km, con la sua chiesa parrocchiale e il municipio, e Grunsfeldhausen, a 2 km, una cappella ottogonale del XII secolo con affreschi romanici di pregio.