Cosa vedere a L’Aquila in un giorno, itinerario di un giorno comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Basilica di Santa Maria di Collemaggio, Fontana delle 99 cannelle, Basilica di San Bernardino e Castello.
Informazioni turistiche
Le origini della città risalgono al tredicesimo secolo, quando vennero unificati i vari castelli di quella zona geografica.
La tradizione vuole che siano stati 99 i castelli, intesi come villaggi, dalla cui unione nacque il primo nucleo urbano, addirittura questo numero viene ripetuto anche per chiese, rioni, piazze e fontane.
Sono 99 perfino le cannelle della celebre Fontana realizzata da Tancredi da Pentima nel 1272, oltre a questo la campana della Torre Civica batte 99 rintocchi al calar del sole per mantenere viva questa tradizione ormai radicata.
Alla città venne dato il nome Aquila, prendendo spunto dalla definizione del luogo “Accula” su cui fu fondata e dall’insegna degli Hohenstaufen, che era appunto un’aquila.
In seguito divenne prima Aquila degli Abruzzi, poi, nel 1939, prese il nome attuale de L’Aquila.
Cosa vedere a L’Aquila
Il centro storico, posizionato su un altopiano, si trova in posizione baricentrica rispetto alla conca, molteplici sono le frazioni poste sul declivio o sulla cima dei colli circostanti, tra cui vale la pena ricordare Aragno, Roio, Pianola, Bagno, San Giacomo e Collebrincioni.
Nel dopoguerra, l’ampliamento cittadino si è concentrato soprattutto nella pianeggiante periferia occidentale della città, il tessuto urbano attuale si estende in maniera disomogenea seguendo il corso del fiume.
Con il passare dei secoli, L’Aquila ha mantenuto intatto il suo aspetto di città medievale e rinascimentale, i principali luoghi di interesse da visitare sono la Basilica di San Bernardino, costruita nel 1454 con annesso il Convento Francescano, e la basilica di Santa Maria di Collemaggio, eretta nel 1287.
Merita sicuramente una visita il Forte Spagnolo, conosciuto anche come Castello, fortezza edificata dagli Spagnoli nel 1534, seguendo il progetto di Pirro Luis Escriba, oggi sede del Museo Nazionale d’Abruzzo.