Cosa vedere a Popoli, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Castello Cantelmo, Chiesa San Francesco, Taverna Ducale e Abbazia San Clemente a Casauria.
Informazioni turistiche
Situato nella valle Peligna in provincia di Pescara, da cui dista 52 km, Popoli è collocato sulle pendici del monte Morrone.
Anticamente dominio del vescovo di Valva e Sulmona, Popoli fu feudo dei Cantelmo nel periodo compreso tra il tredicesimo e il diciottesimo secolo.
La romanica Chiesa di San Francesco, ricostruita nel quindicesimo secolo, conserva il portale e il rosone originari, mentre la parte superiore della facciata è del diciottesimo secolo.
Nell’interno sono presenti un crocifisso ligneo, collocato sull’altar maggiore, e un notevole paliotto realizzato in ceramica dal Castelli.
La Taverna Ducale è un interessante esempio di architettura civile tipica del Medioevo.
Realizzata nel quattordicesimo secolo per raccogliere e destinare alla vendita le decime dei raccolti, divenne in seguito una locanda che, nel 1574, venne ampliata.
Da notare la facciata dell’edificio a due piani, caratterizzata da stemmi gentilizi e da bassorilievi degni di nota.
Cosa vedere a Popoli
Il Castello di Popoli, eretto nel decimo secolo su commissione dei vescovi di Valva, che era la diocesi a cui era sottoposta Popoli, si presenta con struttura a pianta triangolare comprensiva di tre torri.
Nel 1269 passò ai Cantelmo che lo abbandonarono quando decisero di trasferirsi presso il Palazzo Ducale costruito in città alla fine del Quattrocento.
Restaurato nel 1997, è stato dotato di luci esterne che lo rendono visibile anche di notte.
Tra le escursioni da fare nei dintorni rientra l’Abbazia di San Clemente a Casauria, situata a 11 km, nelle vicinanze di Torre dei Passeri.
L’abbazia venne fondata nell’anno 871 dall’imperatore Ludovico II, che vi fece traslare i resti di San Clemente.
Saccheggiata varie volte nel corso dei secoli successivi, venne ricostruita dai Benedettini nella seconda metà del 1100.
La facciata è preceduta da un ampio portico, caratterizzato da colonne aventi capitelli scolpiti, al di sotto del quale si aprono tre portali, di cui quello centrale costituisce un capolavoro di scultura medievale, con lunetta e architrave interamente scolpiti, con immagini di San Clemente e storie dell’abbazia, mentre il portone in bronzo è decorato con 72 formelle raffiguranti vari soggetti.
Nell’interno a tre navate, con abside di forma semicircolare, è presente un notevole pulpito rivestito di decorazioni.
L’altare maggiore è formato da un sarcofago paleocristiano, sovrastato da un magnifico ciborio trecentesco.
Due recinti absidali posti nella cripta, costituiscono la divisione tra la chiesa originaria e quella ricostruita nel dodicesimo secolo.
Da vedere il museo adiacente all’edificio, dove sono conservati reperti archeologici romani e materiali provenienti dall’antica abbazia.