Cosa vedere a Roccaraso, località situata in provincia dell’Aquila a 1236 metri di altitudine, tra Rivisondoli e la valle del Sangro, nota per l’ottima capacità di ricezione turistica e per le piste da sci dotate di comodi impianti di risalita.
Informazioni turistiche
Le origini di Roccaraso risalgono all’anno 1000, quando venne impiantato il primo abitato nei pressi del torrente Rasinus.
Sviluppatosi nel tempo, divenne un fiorente borgo agricolo, oltre che pastorale e artigianale, permettendo alla sua popolazione un discreto benessere.
Sul finire dell’ottocento, in coincidenza con l’apertura del collegamento ferroviario con Napoli, iniziarono ad arrivare i primi turisti, attratti dal magnifico ambiente naturale della zona, grazie ai quali sorsero diversi hotel.
Purtroppo la seconda guerra mondiale interruppe temporaneamente questa espansione, in quanto Roccaraso venne a trovarsi proprio lungo la direttrice della linea Gustav, ovvero il sistema di fortificazioni per mezzo del quale i tedeschi tentarono di impedire l’avanzata degli Alleati che erano sbarcati a Salerno.
Fu così che il paese venne completamente distrutto dai bombardamenti, che provocarono tra l’altro la perdita del teatro che, risalente 1698, era uno dei più antichi d’Italia.
Ma grazie alla tenacia e al coraggio degli abitanti, Roccaraso, terminata la guerra, iniziò di nuovo a vivere, per tornare nuovamente a essere un centro turistico molto frequentato e apprezzato.
Cosa vedere a Roccaraso
Tra i luoghi da vedere rientra la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, situata di fronte alla Rocca di Roccaraso e risalente alla fine del quattrocento.
L’interno si presenta con delle belle colonne realizzate in pietra che, unite da archi a tutto sesto, separano le tre navate.
Il pulpito cinquecentesco, realizzato in legno intagliato è posto a ridosso di una delle colonne della navata principale, molto bello il fonte battesimale.
Distrutta parzialmente dai terremoti del 1703 e del 1706, la chiesa venne rasa al suolo in seguito ai bombardamenti avvenuti nel corso della seconda guerra mondiale.
Ricostruita nel 1954, della chiesa originaria rimane solamente la statua argentea di Sant’Ippolito, patrono di Roccaraso, opera della scuola orafa napoletana.
Il teatro, che fu edificato nel 1698 su incarico di Donato Berardino Angeloni il vecchio, era tra i più antichi del genere e presentava un portale monumentale che consentiva di accedere a una corte scoperta.
Sulla facciata si trovavano un porticato e un loggiato ad arco a tutto sesto, sul cui cornicione era incisa una frase simbolica.
La chiesa di San Rocco fu costruita nel 1656 come ringraziamento per la fine della peste, infatti San Rocco è il patrono degli appestati.
L’interno della chiesa si presenta con un’unica navata e un abside semicircolare, con decorazione a conchiglia nella parte alta.
L’altare è appoggiato su delle colonnine in legno, sopra il coro ligneo si trova una nicchia contenente la statua di San Rocco.
Nel periodo estivo a Roccaraso e dintorni è possibile effettuare escursioni naturalistiche di trekking, mentre nei mesi invernali sono disponibili piste da sci e impianti di risalita per tutti coloro che prediligono questo tipo di vacanza.