Trasacco: cosa vedere al di là delle acque

Cosa vedere a Trasacco, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui la Chiesa di San Cesidio e la Torre Febonio.

Informazioni turistiche

Situato sul versante meridionale della conca del Fucino, Trasacco si trova ai piedi dei monti Labbrone e Alto, nel punto dove inizia la Vallelonga.

Il nome Trasacco deriva dai termini latini “trans aquas”, che significano “al di lá delle acque”, in questo caso del Fucino, per la sua collocazione territoriale rispetto a Marruvium, l’attuale San Benedetto dei Marsi, che era in passato un importante municipio romano della regione marsa e all’antico lago del Fucino.

Tra le architetture religiose da visitare rientra la Chiesa Santi Cesidio e Rufino che, secondo la tradizione, si dice che sia stata costruita su quello che rimaneva dell’antico palazzo imperiale di Claudio, per volere del vescovo Rufino che, nel 237, ne affidò la realizzazione al figlio Cesidio, il quale, come il padre, dovette in seguito subire il martirio.

La chiesa originale si ritiene che sia stata distrutta nel 936, come conseguenza di un’incursione degli Ungari, ma venne in tempi rapidi ricostruita.

L’attuale luogo di culto, in stile duecentesco, venne costruito sopra i resti di uno più antico, come testimoniano alcuni atti custoditi nell’archivio della parrocchia.

Cosa vedere a Trasacco

L’intera storia di Trasacco sembra coincidere con quella della basilica, che nel tempo divenne sempre più importante, a tal punto da essere promossa a sede ecclesiastica, secondo quanto riportato nelle Bolle pontificie di papa Pasquale II e di papa Clemente III nel XII secolo.

La basilica fu ampliata più volte fino al 1618, anno in cui venne aggiunta una quarta navata per volere dell’abate Cicerone De Blasis.

Tra le architetture civili, monumento simbolo di Trasacco è la torre Febonio, che si caratterizza per avere una forma particolare, ovvero quadrata alla base e cilindrica sulla parte alta.

La Torre Febonio, che è alta circa 27 metri, risale all’undicesimo secolo, escludendo la base, che alcuni storici fanno risalire all’epoca dell’imperatore Claudio.

Tra i siti archeologici merita una visita la grotta Continenza che, situata tra il monte Labbrone ed il monte Alto, si presenta come un riparo largo 10 metri e profondo 15.