Capua: cosa vedere sulla sponda del Volturno

Cosa vedere a Capua, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Duomo, Ponte romano sul Volturno, Chiesa dell’Annunziata, Castello delle pietre e Museo Campano.

Informazioni turistiche

Cittadina della provincia di Caserta sulla sponda del Volturno, nel tratto in cui la via Appia oltrepassa il fiume, Capua è sviluppata nell’area corrispondente all’antico porto fluviale di Casilinum e deve il suo nome all’antica città, il cui territorio corrisponde a quello dove sorge l’attuale Santa Maria Capua Vetere.

Dopo essere stata conquistata dai Romani nel 217 a.C., la città rimase vitale fino al sesto secolo d.C. e poi venne abbandonata fino al nono secolo, quando iniziò a ripopolarsi con i sopravvissuti alle incursioni saracene, divenendo principato nel decimo secolo.

Dopo aver trascorso un periodo florido, arrivò la decadenza, fino a ritrovarsi alle dipendenze di Napoli.

Il Duomo, risalente al nono secolo e dedicato ai Santi Stefano e Agata, nel tempo è stato sottoposto a vari rifacimenti, fino a lavori più recenti che hanno cercato di restituirli le forme originarie.

La Chiesa è preceduta da un atrio sorretto da venti pregevoli colonne del terzo secolo, mentre il poderoso campanile risale al nono secolo.

Nell’interno a tre navate sono presenti tombe e sarcofagi di varie epoche storiche, un’Assunta del Solimena e un’Addolorata del Canova.

Il Ponte Romano sopra il fiume Volturno, comprende due torri del tredicesimo secolo, mentre il centro cittadino è costituito da Piazza dei Giudici, su cui si affacciano il cinquecentesco Palazzo del Comune, la Chiesa di Sant’Eligio, eretta alla fine del tredicesimo secolo ma successivamente ricostruita, e il notevole Arco di Sant’Eligio del 1200.

Non lontano dalla piazza si trova il Palazzo Fieramosca.

Cosa vedere a Capua

La Chiesa della Santissima Annunziata, che venne edificata nel duecento e ricostruita aggiungendo motivi barocchi, è a navata unica e sovrastata dall’alta cupola di Domenico Fontana.

Nelle vicinanze sono presenti le rovine del Castello delle Pietre, conosciuto anche come Palazzo dei Principi Normanni e risalente al mille.

La Chiesa di San Marcello, risalente al nono secolo ma ricostruita nel dodicesimo, presenta un notevole portale decorato sul fianco.

Nel Palazzo Antignano si trova il Museo Provinciale Campano, che contiene una sezione archeologica e una medievale, oltre alla biblioteca.

Molto interessanti sono il lapidario Mammsen, le stele funerarie e i sarcofagi, oltre a ceramiche, mosaici, bronzi, monete e resti del Santuario della Mater Matuta.

Nella sezione medievale sono presenti, tra le altre cose, sculture di Federico II di Svevia, vari esempi di stile romanico meridionale del tredicesimo secolo e l’interessante pinacoteca.

Tra le escursioni da fare nei dintorni rientra quella a Sant’Angelo in Formis, piccolo paese distante circa 5 km, dove si trova la Basilica di Sant’Angelo in Formis, che costituisce una delle chiese romaniche più importanti della Campania.

Costruita sul luogo dove sorgeva il Tempio di Diana Tifantina nel decimo secolo e in seguito rimaneggiata, l’edificio di culto ha un portico con archi in stile arabo sostenuti da colonne.

Molto interessanti sono gli affreschi del Mille, tra cui il Giudizio Universale, Episodi della Vita di Gesù, figure di Profeti e scene tratte dal Vecchio Testamento.