Cilento: cosa vedere in 3 giorni tra paesi e borghi

Cosa vedere nel Cilento in 3 giorni, attrazioni e luoghi da visitare nel parco nazionale che occupa una superficie di oltre 180 mila ettari in provincia di Salerno.

Informazioni turistiche

Il Parco nazionale del Cilento, area naturale fra le più importanti dell’Italia meridionale, copre una superficie di oltre 180 mila ettari.

Questo territorio ampio e vario si estende dalla costa tirrenica fino all’appennino campano-lucano, spaziando dalle aspre scogliere e lunghe spiagge fino alle colline e le cime degli Alburni, del Cervati e del Gelbison, includendo i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula, che fanno parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco, e molte altre belle località e aree archeologiche, oltre a ambienti naturali particolarmente interessanti per la fauna e la flora che li caratterizzano.

Paestum si trova a circa 10 chilometri dalla foce del fiume Sele, nella parte più orientale del Golfo di Salerno.

Nella zona archeologica di questa antica città, risaltano tre magnifici templi dedicati a Athena, Hera e Nettuno, detto anche Poseidònion, che ci riportano alla Grecia antica, in quanto la città fu una fiorente colonia greca fondata intorno al 600 a.C. col nome di Poseidònia, che significa città consacrata a Poseidóne, considerato il dio del mare.

L’imponente e ben conservato tempio di Nettuno, che studi recenti ritengono dedicato a Apollo, è considerato la massima espressione dell’architettura dorica occidentale.

Il museo locale custodisce un’importante collezione di reperti provenienti dall’area di Paestum, principalmente corredi funebri rinvenuti nelle necropoli greche e lucane.

Cosa vedere nel Cilento

Fra i reperti più famosi rientrano le lastre dipinte provenienti della Tomba del Tuffatore, pregiata testimonianza di pittura greca.

Velia è il nome latino dell’antica colonia greca di Elea, fondata nella seconda metà del sesto secolo a.C. dai focei originari dell’Asia minore.

L’area archeologica si trova nel comune di Ascea.

Nell’antichità fu un centro economico e culturale molto dinamico, inoltre diede i natali al filosofo Zenone e al suo maestro, Parmenide, che vi fondò la sua Scuola, chiamata appunto eleatica, di indirizzo filosofico che influì notevolmente anche su dottrine successive.

Elea fu sede di una importante scuola di medicina.

Gli scavi hanno riportato alla luce molti resti della città antica, fra cui l’acropoli e la grandiosa Porta Rosa, notevole esempio di architettura greca.

La Certosa di Padula, complesso architettonico dedicato a San Lorenzo che sorprende per grandiosità e bellezza, fa parte del Vallo di Diano.

La costruzione, fondata da Tommaso Sanseverino nel 1306 su un’antico cenobio già dedicato a San Lorenzo, costituisce una preziosa testimonianza del monachesimo in Italia ed Europa.

Oggi ospita il museo archeologico provinciale della Lucania occidentale.

Il pittoresco borgo medievale di Castellabate, che sorge su Colle Sant’Angelo all’estremità meridionale del Golfo di Salerno, è classificato fra i borghi più belli d’Italia.