Cosa vedere a Caprarola, itinerario comprendente la visita del borgo medievale e di Palazzo Farnese, con gli affreschi presenti nelle sue sale, tra cui la Sala del Mappamondo, e i notevoli giardini che lo circondano.
Informazioni turistiche
Caprarola è un caratteristico paese della provincia di Viterbo, situato in un territorio collinare alle falde dei monti Cimini e a circa 500 metri di altitudine.
Il borgo, circondato da rigogliosi boschi, si trova nelle vicinanze del lago di Vico, formatosi nel cratere di un antichissimo vulcano.
Dominato dalla mole imponente del Palazzo Farnese, il paese è sviluppato ai lati di una strada che sale verso di esso, lungo la quale si trovano le abitazioni dell’antico borgo medioevale e i palazzi rinascimentali.
L’economia di Caprarola è incentrata principalmente sull’agricoltura, con coltivazioni di nocciole particolarmente estese.
Nel sedicesimo secolo Caprarola venne scelta dal Cardinale Alessandro Farnese come luogo dove costruire una villa residenziale.
Nel 1530 l’architetto Antonio da Sangallo il Giovane intraprese i lavori di costruzione di Palazzo Farnese, a lui si devono la forma pentagonale e l’aspetto di residenza fortificata.
Morto Antonio, il progetto passò nelle mani di Vignola che, come primo intervento, ritenne utile dare una nuova sistemazione all’abitato, aprendo una strada di accesso alla parte anteriore dell’edificio.
Cosa vedere a Caprarola
A Palazzo Farnese si accende tramite una grande scalinata a doppia rampa elicoidale, terminante con una terrazza da cui parte un’altra scalinata che conduce all’ingresso principale.
Il palazzo è composto da cinque piani, comprendenti i sotterranei, il piano dei prelati, il piano nobile, il piano dei cavalieri e il piano degli staffieri.
Dal portone principale e passando attraverso un ponte levatoio si entra nel piano dei prelati, formato da una sala d’ingresso, il cortile di forma circolare e la sala di Giove.
Attraverso la scala regia, caratterizzata da una forma elicoidale e interamente affrescata, si accede al piano nobile, che comprende numerose sale di rappresentanza e appartamenti privati.
Ciascuna sala prende nome dai cicli di affreschi che ne decorano le pareti, mentre gli appartamenti privati si distinguono tra loro a seconda dell’uso che ne veniva fatto nelle diverse stagioni.
Nel piano nobile si trovano la camera da letto del cardinale, detta Camera dell’Aurora, e la camera delle celebrità, detta Stanza dei Fasti Farnesiani, decorata dagli affreschi che raccontano in breve la vita dei Farnese.
Proseguendo si arriva all’Anticamera del Concilio, che deve il suo nome all’affresco del Concilio di Trento, e alla Sala dei Fasti di Ercole, decorata sapientemente dai Fratelli Zuccari con la riproduzione della creazione mitologica del lago di Vico.
Una delle stanze più belle del palazzo è la Stanza delle Geografiche, detta anche Sala del Mappamondo, che deve il suo nome agli affreschi di Giovanni Antonio da Varese, raffiguranti il mondo come veniva descritto dai viaggiatori.
Il piano dei Cavalieri è composto da sessantuno stanze, in passato abbellite con arazzi e dipinti.
Il piano degli Staffieri con le sue ventisei stanze era adibito a ospitare la servitù.
I giardini che circondano il palazzo costituiscono un valido esempio di giardini all’italiana.
A sinistra del palazzo si trovano le scuderie.