Ciociaria: cosa vedere nella storica regione del Lazio

Cosa vedere in Ciociaria, borghi e luoghi da visitare in questa ampia area del Lazio Meridionale, la cui estensione è interpretata in vari modi.

Informazioni turistiche

Per spiegare dove si trova la Ciociaria si deve partire dal presupposto che non si identifica con una regione geografica ben definita, la sua estensione è interpretata in vari modi.

Per darne un’idea, possiamo dire che inizia a sud-est di Roma, oltre i Colli Albani, per giungere fino al Liri-Garigliano, un fiume che in passato ha segnato per molto tempo il confine tra Stato pontificio e Regno di Napoli.

La Ciociaria è stata la terra delle popolazioni ausoniche, erniche, volsche e sannite, prima che i romani prendessero il sopravvento e, dopo la caduta dell’Impero Romano, altri popoli vi esercitarono il loro dominio, fra cui Bizantini, Longobardi, Normanni e Svevi.

E’ stata per molti secoli possedimento dello Stato Pontificio, a cui si deve nel 1850 l’istituzione della provincia di Marittima, lungo il litorale tirrenico, e Campagna, comprendente il territorio tra il Garigliano ed i Colli Albani.

Le due realtà furono riunite nel 1927 con l’istituzione della provincia di Frosinone.

Cosa vedere in Ciociaria

E’ un territorio ricco di fascino, che offre incantevoli paesaggi, preziose testimonianze architettoniche e culturali, la cui storia millenaria si svela attraverso gli interessanti resti archeologici, i fortificati castelli, i pittoreschi borghi arroccati in cima alla collina e le maestose abbazie.

La città principale è Frosinone che, insieme ai comuni di Anagni, Guarcino, Sora e Alatri, costituisce il fulcro di questa area, che prende il nome da un tipo di calzatura, chiamata la ciocia, un tempo usata da contadini e pastori, considerata una derivazione delle calzature dei legionari romani, costituita da una suola di cuoio, con la punta rialzata davanti, e da una pezza di panno, sorretta da stringhe e legata intorno alle gambe, come quella degli zampognari che oggi vediamo alle manifestazioni folcloristiche.

Da non perdere i centri di Ferentino, Alatri, Veroli, Arpino, Atina, Anagni e l’Abbazia di Montecassino.