Quali sono le quattro basiliche di Roma?

Quali sono le quattro Basiliche di Roma, itinerario comprendente Basilica di San Pietro in Vaticano, Basilica di San Giovanni in Laterano, Basilica di San Paolo fuori le mura e Basilica di Santa Maria Maggiore.

Le quattro Basiliche di Roma

La Basilica di San Pietro in Vaticano fu ricostruita sull’antica Basilica costantiniana risalente al IV secolo, eretta sul luogo di sepoltura di San Pietro.

I lavori per la costruzione dell’attuale Basilica iniziarono nel 1506 su progetto di Donato Bramante, al quale si sono succeduti Raffaele Sanzio e Baldassare Peruzzi.

Dopo la morte di Raffaello e il sacco di Roma i lavori furono portati avanti da Antonio da Sangallo il giovane.

Successivamente subentrò il genio di Michelangelo Buonarroti, che iniziò i lavori della grandiosa cupola, completata poi da Giacomo della Porta.

Dopo il 1602 la direzione della fabbrica fu affidata a Carlo Maderno, e nel 1626 fu finalmente consacrata da Papa Urbano VIII.

All’interno della Basilica si distinguono il grandioso baldacchino bronzeo alto quasi 29 metri realizzato dal Bernini, la Pietà di Michelangelo, la tomba di Clemente XIII di Canova, e il mosaico della Navicella di Giotto.

A Gian Lorenzo Bernini fu affidata anche la realizzazione della piazza antistante la Basilica.

Le Basiliche Papali, oltre San Pietro sono San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore, caratterizzate tutte da una Porta Santa e un Altare Papale.

La più antica e importante è la Basilica di San Giovanni in Laterano, costruita su un terreno donato dall’imperatore Costantino al Vescovo di Roma nell’anno 314, sotto il pontificato di Papa Milziade.

La Basilica di San Giovanni in Laterano, consacrata nell’anno 324 da Silvestro I, nel corso dei secoli ha subito varie distruzioni e ricostruzioni fino ad arrivare all’attuale edificio risalente al sedicesimo e diciassettesimo secolo, grazie all’opera degli architetti Domenico Fontana e Francesco Borromini, mentre la facciata completata nel 1735, fu realizzata da Alessandro Galilei.

Adiacente alla Basilica, il Palazzo del Laterano, che è stato Sede Papale per molti secoli, fa parte di un unico complesso comprendente il Battistero, la Basilica, i resti del medioevale palazzo Papale con la Scala Santa e la Cappella Papale Sancta Sanctorum.

Vicino alla Scala Santa si trova il Triclinio Leonino e nella piazza di fronte sorge l’Obelisco Lateranense.

La Basilica di San Paolo Fuori le Mura è situata lungo la via Ostiense, fuori dalle mura aureliane, vicina alla riva sinistra del Tevere.

La Basilica fu eretta sul luogo dove venne sepolto l’apostolo Paolo dopo aver subito il martirio.

La tomba dell’apostolo si trova sotto l’altare maggiore, e fin dal secolo ottavo è custodita dai monaci Benedettini dell’attigua Abbazia di San Paolo fuori le mura.

L’intero complesso è aerea extraterritoriale della Santa Sede.

La storia della Basilica inizia nell’anno 324 sotto il Pontificato di Silvestro I, quando l’imperatore Costantino fece costruire una Chiesa sul luogo dove si trovava una necropoli romana, ininterrottamente utilizzata dal primo secolo a.C. al terzo secolo d.C., e sporadicamente riutilizzata anche in epoche successive, dove la cristiana Lucina possedeva un’area sepolcrale in cui erano state deposte le spoglie mortali dell’apostolo Paolo.

Nell’anno 386 gli Imperatori Teodosio, Arcadio e Valentiniano II affidarono i lavori all’architetto Ciriade per la costruzione di una nuova e grandiosa Basilica.

La nuova Chiesa di struttura Bizantina si differenziò dalla precedente non solo per le dimensioni, ma anche per l’opposto orientamento.

L’edificio venne modificato sotto il Pontificato di Gregorio Magno negli anni 590-604 e sotto il Pontificato di Papa Sisto V negli anni 1585-1590.

Ricostruita dopo essere stata in gran parte distrutta da incendio nel 1823, della Basilica di fine quarto secolo si salvarono il transetto con il ciborio realizzato da Arnolfo di Cambio nel 1285 e alcuni mosaici.

Dopo un lavoro di restauro, demolizione e ricostruzione, il 10 dicembre 1854 Papa Pio IX consacrò l’attuale Basilica di San Paolo fuori le mura.

La Basilica di Santa Maria Maggiore è conosciuta anche con i nomi di Santa Maria della Neve e Basilica Liberiana, dal nome del fondatore Papa Liberio.

Situata sul colle Esquilino, di architettura Paleocristiana, la Basilica fu fatta costruire dal Papa Sisto III tra il 432 e il 440, in onore di Maria Madre di Dio, dogma sancito dal Concilio di Efeso nel 431, su una Chiesa precedente voluta da Papa Liberio, edificata sul terreno dove miracolosamente nevicò la mattina del 5 agosto.

L’evento è legato a un sogno in cui apparve la Vergine Maria a Papa Liberio e in contemporanea a un ricco patrizio di nome Giovanni, dicendoli di costruire una cappella nel luogo che Lei avrebbe miracolosamente indicato.

Ancora oggi ogni anno, il 5 agosto viene rievocato il Miracolo della Nevicata, con una commovente celebrazione che prevede una discesa di petali bianchi dall’interno della cupola.

Nella Basilica risalgono al quinto secolo i mosaici con le storie del Vecchio e Nuovo Testamento, mentre il transetto è del Medioevo.

Inoltre nel corso dei secoli sono stati realizzati vari interventi ed arricchimenti, fra cui la Cappella Sforza, eseguita su disegno di Michelangelo, l’abside esterna, opera di Carlo Rainaldi, e la facciata principale, eseguita fra il 1741 e il 1743 su progetto di Ferdinando Fuga, mentre la Cappella Paolina fu realizzata tra gli anni 1606 e 1612 per volere di Papa Paolo V.

Da notare che nella Basilica di Santa Maria Maggiore, dove è conservato il primo presepe fatto con statue, commissionato nel 1288 ad Arnolfo di Cambio da Papa Niccolò IV, già dal V secolo esisteva una grotta della Natività, dove i pellegrini provenienti dalla Terra Santa portavano in dono i frammenti di legno della Sacra Culla, oggi custoditi in una teca.