Sermoneta: cosa vedere nel borgo del Lazio

Cosa vedere a Sermoneta, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi d’interesse, tra cui Castello Caetani, Cattedrale di Santa Maria Assunta, Chiesa di San Michele Arcangelo, Convento di San Francesco e centro storico.

Informazioni turistiche

Situata alle pendici dei Monti Lepini e rientrante tra i borghi medievali più affascinanti del Lazio, Sermoneta è raggiungibile percorrendo una strada in salita caratterizzata da molte curve che, partendo dalla Pianura Pontina, offre panorami vari che, avvicinandosi al paese, diventano sempre più suggestivi, specialmente quando, poco prima di arrivare alla meta, si ha la visione del paese nel suo complesso, racchiuso interamente tra maestose mura e sviluppato intorno al castello.

Le origini di Sermoneta risalgono al periodo alto medievale, quando in questo luogo posto in posizione privilegiata, al riparo dalle scorribande saracene che interessavano la fascia costiera e distante dalla pianura dove imperversava la malaria, iniziarono i lavori per la costruzione di un villaggio fortificato.

A partire dal tredicesimo secolo, Sermoneta divenne un fiorente feudo dei Caetani, importante famiglia del Lazio che determinò le vicende del borgo per alcuni secoli.

Grazie alla presenza dello spettacolare Castello Caetani, in ottimo stato di conservazione, Sermoneta è diventata una meta turistica molto frequentata.

Costruito probabilmente nell’undicesimo secolo, ma rimaneggiato successivamente con vari ampliamenti portati a termine in epoca quattrocentesca e cinquecentesca, il castello è dotato di un imponente mastio quadrato duecentesco, oltre che di una vasta e scenografica corte, sulla quale domina un magnifico palazzo, di dimensioni ridotte, risalente al quattrocento e realizzato in falso bugnato.

Nell’interno della costruzione si trovano stanze con notevoli affreschi, realizzati probabilmente da un allievo del Pinturicchio, e prestigiosi arredi medievali.

Inoltre sono presenti passaggi segreti e ponti levatoi all’esterno, tra cui si distingue un lungo passaggio coperto, chiamato la “Grande Batteria, che consente l’accesso al camminamento di ronda attraversando un tratto di mura.

Raggiunta tale postazione è possibile ammirare uno splendido panorama sulla campagna e sulle montagne circostanti.

Nel periodo estivo a Sermoneta si svolge il Festival Pontino, un’importante rassegna di musica classica a cui partecipano artisti di fama internazionale.

Cosa vedere a Sermoneta

La Cattedrale di Santa Maria Assunta, costruita in stile romanico prima del decimo secolo sopra i resti di un tempio romano dedicato alla dea Cibele, è a pianta basilicale con evidenti riferimenti cistercensi, dovuti alle ristrutturazioni realizzate nel dodicesimo secolo.

La basilica è caratterizzata da uno stretto portico gotico e da un sottile campanile romanico realizzato in pietra e mattoncini.

Nell’interno a tre navate con volte a crociera sono custodite numerose opere d’arte, tra cui due acquasantiere, un coro in legno del settecento, il crocifisso barocco posto nell’edicola dell’altare e quello medievale visibile in una delle cappelle laterali, oltre a pregevoli affreschi, tra cui si distinguono quelli di Benozzo Gozzoli, situati nella Cappella De Marchis e realizzati nel quattrocento.

La Chiesa di San Michele Arcangelo è posta nella parte più antica del paese, davanti a un interessante esempio di casa torre, che oggi ospita un albergo.

Questo edificio di culto, risalente all’undicesimo secolo e costruito sulle rovine di un tempio molto antico dedicato alla dea Maia, comprende un portico di ridotte dimensioni e un interno a tre navate molto strette, caratterizzato da un soffitto con volte a crociera e dove sono conservati un organo del settecento, un battistero del seicento e un affresco della Crocifissione.

Notevoli gli affreschi del quindicesimo secolo posti nella cripta.

Oltre ai principali monumenti, merita una visita scrupolosa anche il centro storico nel suo complesso.

Infatti, percorrendo i suoi stretti vicoli, costeggiati da antiche case realizzate in pietra calcarea, è possibile ammirare elementi architettonici e decorativi di grande pregio, tra cui bifore, stemmi, portali in bugnato, archi a tutto sesto e a ogiva, loggiati e case-torri, oltre a edifici di grande valore storico e artistico, tra cui la Loggia dei Mercanti con le sue arcate, la quattrocentesca Chiesa dell’Annunziata, il Palazzo Comunale e la Sinagoga ebraica.

Poco distante dall’abitato si trova il Convento di San Francesco, un complesso monastico del dodicesimo secolo, nato come fortilizio dei Templari, che vi rimasero fino al 1312, anno in cui l’ordine venne soppresso.

Dopo di loro si succedettero diversi ordini di frati, prima che il convento diventasse definitivamente proprietà del demanio.

Sul piazzale antistante si trova un enorme leccio, piantato nel 1495 su richiesta di Papa Alessandro VI per festeggiare la donazione del convento ai Frati Minori.

L’interno della chiesa si presenta con una sola navata, con volte a crociera e tre cappelle situate sul lato destro, con affreschi cinquecenteschi e seicenteschi, tra cui molti realizzati dagli allievi del Siciolante.

Notevole anche il grande chiostro a pianta quadrata e coperto con volte a crociera, dove ammirare 28 lunette affrescate che illustrano scene tratte dalla vita di San Francesco d’Assisi, realizzate da Angelo Guerra di Anagni nel 1602.

Nel refettorio, merita di essere visto il grande affresco dell’Ultima Cena, risalente al 1586 e realizzato dal Pomarancio su incarico del cardinale Enrico Caetani.