Portovenere: cosa vedere nell’antico borgo ligure

Cosa vedere a Portovenere, itinerario comprendente i principali luoghi di interesse, tra cui il borgo con la Chiesa sul Mare e le vicine isole Palmaria, Tino e Tinetto.

Informazioni turistiche

Questo antico borgo ligure si trova sull’estremità meridionale della penisola che rappresenta la sponda occidentale del golfo di La Spezia.

Al termine di questa penisola ci sono tre isole rientranti nel parco di Portovenere e precisamente la Palmaria, il Tino e il Tinetto.

Il Parco Naturale Regionale di Porto Venere è un parco naturale della provincia di La Spezia, in Liguria, che riguarda il centro storico di Porto Venere, le isole Palmaria, Tino e Tinetto e la fascia costiera che si sviluppa dal borgo di Porto Venere fino alla Valle dell’Albana, compreso il tratto di mare che si estende dal canale di Porto Venere, lungo la costa sud occidentale dell’isola Palmaria ed il mare che circonda le isole di Tino e Tinetto.

Questa area, insieme al parco naturale delle cinque terre, fa parte dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità dichiarati dall’Unesco.

Portovenere è un variopinto borgo di case, costruite nella prima metà del XII secolo dai Genovesi.

Risale a questo periodo la costruzione del primo Castello, della Chiesa di San Lorenzo e del borgo nuovo, insieme alle mura che partendo dalla Chiesa di San Pietro racchiudevano il borgo vecchio e quello nuovo.

Nel XV secolo il borgo vecchio, che si trovava nello spazio oggi occupato da piazzale Spallanzani, fu distrutto.

Cosa vedere a Portovenere

Sul promontorio roccioso si può ammirare la Chiesa sul mare dedicata a San Pietro, eretta fra il 1256 e il 1277, in segno di ringraziamento per la vittoria sui Pisani, sui ruderi di una pieve paleo-cristiana, a sua volta costruita su un tempio pagano dedicato a Venere, da cui prende il nome il borgo.

Da questo affascinante borgo si raggiunge facilmente l’isola di Palmaria, le cui vicende storiche sono ad esso legate.

L’isola offre la possibilità di percorrere sentieri immersi nella varietà della macchia mediterranea presente sul suo versante orientale, mentre il versante occidentale è caratterizzato da scogliere a picco sul mare.

Una rete di sentieri conducono al culmine dell’isola da dove è possibile ammirare uno straordinario panorama.

Sull’isola è presente il pregiato marmo nero dalle venature gialle, le cui estrazioni sono state dismesse, oltre a numerose grotte e cavità carsiche.

La Grotta dei Colombi è la più famosa, si trova su una parete a strapiombo a circa 30 metri sul livello del mare, frequentata già in epoca preistorica.

Molto bella è anche la Grotta Azzurra, visitabile con una piccola imbarcazione.

Il nome Palmaria probabilmente ha origine dal termine Balma, che significa grotta.

Le isole Tino e Tinetto sono sotto la giurisdizione della Marina Militare pertanto non sono sempre accessibili.

Sull’isola di Tino, caratterizzata da alte pareti di roccia bianca a strapiombo sul mare ed una ricca vegetazione, si trovano i resti dell’Abbazia di San Venerio, del XI secolo, abbandonata dai monaci nel XV secolo, a causa delle frequenti incursioni dei Saraceni.

L’isola di Tinetto è separata dall’isola di Tino da alcuni scogli semi sommersi, si presenta quasi priva di vegetazione, salvo qualche arbusto mediterraneo. Anche su questa isola ci sono i ruderi di antichi insediamenti monastici.