Cosa vedere a Ascoli Piceno, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Palazzo Comunale con Pinacoteca e Palazzo dei Capitani del Popolo.
Informazioni turistiche
Posizionato tra il fiume Tronto e l’Appennino, Ascoli Piceno è un centro industriale, commerciale e agricolo, oltre che capoluogo di provincia delle Marche.
Inizialmente fu città dei Piceni sottomessa dai Romani nel 286 a.C., successivamente passò sotto il dominio dei Longobardi, del ducato di Spoleto e infine della Chiesa, prima di divenire nel dodicesimo secolo libero comune.
Al tempo delle Signorie, cadde nuovamente sotto il dominio dello Stato Pontificio.
Il percorso di visita del centro storico inizia dal Palazzo comunale, situato in piazza Arringo e composto da due palazzi medievali uniti da una facciata in stile barocco risalente al diciassettesimo secolo.
Nel Municipio è ospitata la pinacoteca civica, dove sono esposte opere di Van Dyck, Crivelli, Tiziano, Tintoretto, Sassoferrato, Guido Reni, Guercino e Turner.
Nella piazza dell’Arringo si affacciano anche il Palazzo Vescovile, che ospita il museo diocesano, e il Duomo, eretto sui resti di una precedente costruzione romana.
La facciata della Cattedrale fu realizzata da Cola dell’Amatrice, mentre il campanile è di epoca tardo cinquecentesca.
Di fianco al Duomo si trova il Battistero ottagonale del dodicesimo secolo, sormontato da una loggia a tre arcate.
Nell’adiacente via dei Bonaparte si trova il rinascimentale Palazzetto Bonaparte mentre, tornando nella piazza, si incontra il settecentesco Palazzo Panichi, dove è ospitato il museo archeologico.
In Piazza del Popolo, che costituisce il cuore del centro cittadino, risalta il duecentesco Palazzo dei Capitani del Popolo, rielaborato nel 1518 da Cola dell’Amatrice.
L’edificio, sovrastato da una torre del duecento, comprende un cortile rinascimentale e un poderoso portale.
Percorrendo Corso Trento e Trieste si arriva in via del Trivio, dove si trova la gotica Chiesa di San Francesco, realizzata tra il duecento e il cinquecento, comprendente tre portali in stile gotico-veneziano che si aprono sulla facciata.
Interessante la Loggia dei Mercanti a cinque arcate, costruita nel 1513.
Svoltando a destra lungo Corso Mazzini si incontra la Chiesa di Sant’Agostino, affacciata sull’omonima piazza, costruita tra il dodicesimo e il quindicesimo secolo.
Proseguendo il cammino, in via Dari ci si imbatte nella Chiesa di San Venanzio, eretta tra il dodicesimo e il diciassettesimo secolo, per arrivare infine in Rua Morelli, dove è collocata la Chiesa duecentesca di San Tommaso, che ha la particolarità di ospitare sulla torre campanaria la campana più antica della città.
Cosa vedere a Ascoli Piceno
Volendo fare un itinerario alternativo è possibile partire dal Teatro Romano in via Ricci e proseguire fino a Porta Gemina, in Piazza Cecco d’Ascoli, risalente al primo secolo a.C. come ingresso nella città per chi proveniva dalla via Salaria.
Nella stessa piazza si trova la Chiesa di Santa Maria delle Grazie mentre, continuando a camminare, imboccando Corso di Sotto, si incontra in via Soderini la Chiesa di San Giacomo, costruita tra il tredicesimo e il quattordicesimo secolo, avente un notevole portale romanico, poco distante si trova il Palazzetto Longobardo, che costituisce un tipico esempio di abitazione protoromanica risalente al dodicesimo secolo, affiancato dalla torre Ercolani, che è la più interessante delle torri gentilizie presenti nella città.
Svoltando a sinistra per via Solestà, dove si affacciano torri e case medievali, si giunge al ponte di Solestà, di epoca augustea.
Tornando indietro verso il centro è possibile ammirare in via delle Torri la Chiesa di San Pietro Martire del sedicesimo secolo e, in piazza Ventido Basso, quella romanica dei Santi Vincenzo e Anastasio, costruita tra l’undicesimo e il quattordicesimo secolo, avente una bella facciata divisa in 64 riquadri in passato affrescati, dotata di un notevole portale gotico trecentesco impreziosito da sculture romaniche.
Proseguendo a destra lungo il Corso del Tronto, in via Bartolomei si incontra la Chiesa di Santa Maria Inter Vineas, risalente al dodicesimo e tredicesimo secolo, mentre in Corso Mazzini, che si imbocca svoltando a destra, ci si imbatte nel cinquecentesco Palazzo Malaspina, sede della Galleria d’Arte Grafica Contemporanea.
In Viale de Gasperi si trova la chiesa di San Vittore, costruita tra il dodicesimo e il tredicesimo secolo, contenente affreschi trecenteschi.
Continuando per Lungo Castellano Sisto V e viale Pacifici Mazzoni, si raggiunge via Sant’Angelo, dove si trova la chiesa romanica di Sant’Angelo Magno, risalente al 1292 e dotata di campanile a cuspide.
Nei dintorni, a circa 12 km dal centro, si trova Colle San Marco, luogo dotato di attrezzature sportive e turistiche, che costituisce un ottimo punto panoramico sulla città.
Tra le principali escursioni da fare rientra quella a Montefiore dell’Aso, centro situato a 53 km che conserva le antiche mura medievali e la Collegiata di Santa Lucia, realizzata in stile romanico, dove è conservato un notevole dipinto polittico realizzato dal Crivelli nel 1473.