Cosa vedere a Alessandria in due giorni, itinerario di un giorno comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse del centro storico, tra cui la Cittadella e il Palatium Vetus.
Informazioni turistiche
Città del Piemonte situata in pianura nei pressi del punto di confluenza dei fiumi Tanaro e Bormida, Alessandria fu fondata nel 1168 in onore del Papa Alessandro III Bandinelli.
La sua istituzione rappresentò un importante baluardo di difesa contro l’imperatore Federico I, detto il Barbarossa, e fu molto utile ai commercianti genovesi che avevano una città amica lungo i percorsi delle vie romane che conducevano a nord.
Il territorio della città di Alessandria è stato da sempre considerato un’area di confine dal valore strategico-militare.
All’epoca della sua fondazione si trovavano già sul posto i borghi di Gamondio, Bergoglio, Marengo e Rovereto, che costituirono la città, a cui si aggiunse successivamente anche Castelletto d’Orba.
A Rovereto era già presente anche una chiesa, dove poi sorse Santa Maria di Castello, che rappresenta il luogo più antico della città in quanto, come testimoniato dalle tracce di un edificio preromanico risalente al periodo tra l’ottavo e il nono secolo a.C., venute alla luce dopo l’effettuazione di scavi archeologici e vari interventi di restauro.
L’edificio attuale, consacrato il 15 gennaio 1545, costituisce un bell’esempio di tardo-gotico-lombardo e conserva al suo interno un notevole patrimonio artistico.
Fra gli edifici più antichi di Alessandria si distingue Palatium Vetus, un prestigioso palazzo che è stato il centro della vita politica, amministrativa e giudiziaria della città durante il periodo medioevale, spagnolo e sabaudo.
Oggi il palazzo, che è sede della Fondazione cassa di risparmio di Alessandria, si presenta con un aspetto prevalentemente ottocentesco, ma le sue origini risalgono al dodicesimo e tredicesimo secolo.
L’ex Chiesa di San Francesco, con l’annesso convento, era uno dei principali edifici gotici di Alessandria, dotato di grande valore archeologico e architettonico, ma nel corso del tempo è stato sottoposto a pesanti interventi di ristrutturazione che lo hanno in gran parte trasformato.
Cosa vedere a Alessandria
Il Duomo di Alessandria, dedicato ai Santi Pietro e Marco, venne ricostruito nei primi dell’ottocento in stile neoclassico su una precedente chiesa di stile gotico lombardo, dedicata a San Marco, in quanto l’antica Cattedrale risalente al 1178 era stata abbattuta su ordine di Napoleone per scopi militari.
Durante il Medioevo è importante ricordare la presenza in città dell’ordine degli Umiliati, che introdusse nuove tecniche per la lavorazione dei tessuti, soprattutto della lana.
L’opificio principale aveva sede nel complesso di San Giovanni del Cappuccio, corrispondente all’attuale Chiesa di San Rocco, rifatta nel 1799.
Restauri recenti hanno riportato alla luce, all’interno di abitazioni private al n.13 e n.17 di via Lumelli, un’ampia sala per la lavorazione di tessuti di lana, nota come Tinaio degli Umiliati.
Sulla sponda sinistra del Tanaro sorge la Cittadella, fatta edificare nel 1728 da re Vittorio Amedeo II, dove si trovava l’antico villaggio di Bergoglio, raso al suolo per far posto alla grandiosa struttura militare a pianta esagonale bastionata, su progetto dell’ingegnere Ignazio Bertola, ultimata poi dall’ingegnere Pinto.
La cittadella ospita periodicamente importanti manifestazioni.
Tra i principali musei di Alessandria rientra il Museo Civico, con sede nel settecentesco Palazzo Cuttica, dove è possibile ammirare la Collezione archeologica Di Negro Carpani, i corali miniati del Convento di Santa Croce di Bosco Marengo, le Sale d’Arte, in cui sono esposte le collezioni della Pinacoteca Civica, tra cui spicca il ciclo di affreschi con scene ispirate alla storia di Lancilloto e Artù, della fine del trecento.
Il Museo Borsalino espone una collezione storica di circa 2000 cappelli.
Il Marengo Museum, creato in ricordo della celebre vittoria napoleonica avvenuta a Marengo, conserva molti oggetti relativi alla battaglia.