Cosa vedere a Bari in un giorno, itinerario di un giorno, comprendente i principali monumenti e luoghi d’interesse posti, tra cui Basilica di San Nicola, Cattedrale di San Sabino, Castello di Federico II, Fiera del levante, museo archeologico, orto botanico e pinacoteca provinciale.
Informazioni turistiche
Capoluogo della Puglia, Bari era già abitata in età preistorica, inoltre fu un importante municipio romano, passato in seguito all’impero d’oriente prima e ai Saraceni e Bizantini successivamente.
Nella seconda metà dell’anno mille venne conquistata dai Normanni, ai quali seguirono gli Angioini e gli Aragonesi.
Fu sottoposta al vicereame spagnolo fino a quando divenne possedimento austriaco tra il 1707 e il 1738, prima di cadere sotto il dominio borbonico.
A partire dal 1813, durante il periodo napoleonico, la città venne ampliata notevolmente passando da una città di classico impianto urbanistico medievale a una città di concezione moderna.
Il percorso inizia da Corso Vittorio Emanuele, dove è situato il municipio e il palazzo della prefettura, e si sviluppa passando per il lungomare Imperatore Augusto.
In Largo Urbano II si trova il museo storico che espone oggetti di epoche diverse, comprese tra il risorgimento e la grande guerra.
Girando a sinistra si entra nel nucleo medievale, fino a giungere in piazza 62 Marinai dove si trova la Chiesa di San Gregorio, una delle più antiche della città, caratterizzata da un interno a tre navate con colonne aventi capitelli di ottima fattura.
Svoltando a sinistra si giunge alla Basilica di San Nicola di Bari, posta in Piazza Elia, un meraviglioso esempio di architettura romanica pugliese, consacrato nel 1197 e costruito con il preciso scopo di ospitare le spoglie del santo patrono cittadino.
La facciata, suddivisa in tre parti da lesene poggianti su colonne, mostra un coronamento ad archetti e risulta aperta da bifore, monofore e da tre portali, di cui quello di mezzo, arricchito da rilievi, comprende ai lati due tori stilofori, mentre due torri imponenti delimitano la parte anteriore della chiesa.
Nell’interno a tre navate spiccano le arcate quattrocentesche, poste di traverso all’inizio della navata centrale, oltre al matroneo a trifore e al soffitto seicentesco realizzato in legno dorato.
Tra le opere d’arte principali rientra l’altare argenteo dedicato a San Nicola, posto nel transetto destro, la Vergine tra i Santi Nicola e Giovanni nell’abside a destra, il trittico quattrocentesco di Rico da Candia, il ciborio su quattro colonne con capitelli scolpiti del 1150 collocato sull’altare maggiore, il monumento funebre di Bona Sforza, nell’abside maggiore, e la Madonna con i Santi, opera di Vivarini del 1476 posta nell’abside a sinistra.
Molto interessante e la grande cripta, dove ammirare notevoli capitelli scolpiti.
I matronei ospitano il museo che conserva, tra reliquie e opere varie, il prezioso rame a smalto duecentesco, raffigurante Ruggero II incoronato da San Nicola.
Cosa vedere a Bari
Una volta usciti dalla basilica di San Nicola, girando a sinistra, si giunge in breve tempo alla Cattedrale di San Sabino, le cui origini risalgono al 1200.
Si tratta di un notevole esempio di elegante stile romanico pugliese.
La facciata, suddivisa da lesene e decorata con una serie di piccoli archi, culmina con il rosone e una serie di finestre.
Molto interessanti sono il tiburio ottagonale, con fregi di gusto orientale, le fronti del transetto con bifore e rosoni, la parte absidale rettilinea, dove risalta un finestrone riccamente scolpito, il portico del sedicesimo secolo sul fianco sinistro e la trulla, corrispondente all’attuale sacrestia.
Nell’interno sono presenti una grande cripta e altre opere molto interessanti.
Nell’archivio del Duomo sono custoditi codici di valore, tra cui il celebre Exultet dell’anno mille, mentre nel museo adiacente sono conservate opere d’arte della cattedrale e di altre chiese della diocesi di Bari.
Continuando a camminare, in direzione del Gran Porto, si raggiunge il Castello in Piazza Federico II, una fortificazione voluta dall’imperatore nel 1233.
Ristrutturata in gran parte agli inizi del 1500, questa costruzione è a pianta trapezoidale con torrioni posti agli angoli e cortile centrale.
All’interno di una sala posta al piano terreno si trova la gipsoteca comprendente i calchi di numerose parti scultoree e architettoniche della maggiori costruzioni romaniche pugliesi.
Proseguendo lungo Corso Vittorio Veneto si arriva prima all’acquario provinciale, posto nei pressi di Molo Pizzoli, poi si raggiunge l’ampio quartiere della Fiera del Levante, manifestazione istituita nel 1930.
Nella zona si trova la spiaggia di San Francesco all’Arena.
Tornando indietro si entra nella parte ottocentesca della città, precisamente in piazza Umberto I dove è situato l’interessante museo archeologico, contenente numerosi reperti, soprattutto oggetti di bronzo e ceramica.
Proseguendo in direzione Taranto, si raggiunge, in via Amendola, l’orto botanico e il museo di zoologia e anatomia comparata.
Nel centro cittadino è interessante fare una visita alla pinacoteca provinciale, dove sono raccolte notevoli opere d’arte realizzate tra l’undicesimo e il ventesimo secolo.