Barletta: cosa vedere nella città della disfida

Cosa vedere a Barletta, città della disfida, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Museo Civico, Castello Svevo, Chiesa del Santo Sepolcro, Colosso e Duomo.

Informazioni turistiche

Capoluogo di provincia con Andria e Trani, Barletta è una città della Puglia affacciata sul mare Adriatico.

Ritrovamenti di tombe àpule fanno pensare ad insediamenti molti antichi sul territorio di Barletta, anche se le prime testimonianze storiche di un abitato risalgono all’età romana.

Il borgo con il suo porto assunse importanza sotto i Normanni e gli Svevi, nei secoli quattordicesimo e quindicesimo, con gli Angioini, raggiunse il periodo di massimo splendore, grazie ai commerci con l’oriente.

Nel cinquecento, durante le lotte tra Spagnoli e Francesi, tra cui è rimasta celebre la disfida di Barletta, che avvenne fra 13 cavalieri italiani, capitanati da Ettore Fieramosca, contro 13 cavalieri francesi guidati da Guy de La Motte, che aveva accusato gli Italiani di viltà.

La sfida, vinta dagli Italiani, ogni anno viene rievocata con una manifestazione in costumi d’epoca.

Oggi la città si caratterizza per la produzione industriale e agricola, per l’importanza commerciale del suo porto e per la promozione di varie iniziative culturali.

Teatro di molte manifestazioni culturali e sede del Museo Civico, il Castello Svevo è situato nella piazza omonima all’interno del quartiere Santa Maria, nella parte nord orientale della città.

Intorno all’undicesimo secolo furono i Normanni a fondare il maniero, situato a pochi passi dal mare e protetto da un fossato nella parte rivolta verso la città.

La struttura nel corso dei secoli è stata oggetto di varie trasformazioni, volute dalle varie dinastie che si alternarono al potere, a iniziare dagli Svevi, poi dagli Angioini, e soprattutto dagli Aragonesi con Carlo V di Spagna, il quale, nel cinquecento, fece aggiungere quattro baluardi.

Cosa vedere a Barletta

Nel centro storico si trova la Chiesa del Santo Sepolcro, dove un tempo crociati e pellegrini si fermavano e trovavano alloggio nell’Ospedale dei Pellegrini vicino alla Chiesa.

Fondata nell’undicesimo secolo e interamente ricostruita alla fine del tredicesimo in stile gotico-borgognone, l’edificio di culto ha un interno gotico, dove sono presenti un notevole pulpito e affreschi duecenteschi, oltre a notevoli opere d’arte conservate nel tesoro.

Davanti al fianco sinistro della Chiesa del Santo Sepolcro sorge il Colosso, una statua di bronzo alta circa 5 metri, risalente al quinto secolo.

Con molta probabilità l’effigie bronzea rappresenta l’imperatore d’oriente Teodosio II, inoltre sembra che sia venuta alla luce durante gli scavi fatti eseguire dall’imperatore Federico II di Svevia a Ravenna, per questo sembra ragionevole pensare che sia stato Federico II a fare trasportare in Puglia l’antica statua.

Il Duomo, dedicato a Santa Maria Maggiore, è stato edificato al confine tra l’antico borgo di Santa Maria e il Castello Svevo, su una preesistente area archeologica risalente all’epoca precristiana, compresa tra la fine del quarto secolo a.C. e l’inizio del terzo secolo a.C.

La Cattedrale di Santa Maria Maggiore è il risultato di una serie di stratificazioni architettoniche che dall’epoca precristiana giungono fino all’attuale complesso, iniziato a costruire nella prima metà del dodicesimo secolo in forme romaniche e ampliato fra il trecento e il cinquecento secondo lo stile gotico.

Vicino alla Cattedrale, a ridosso delle mura, si trova la Chiesa di Sant’Andrea, collocata in cima a una lunga scalinata che conduce al sagrato, dove è possibile ammirare il bellissimo portale maggiore riccamente decorato con bassorilievi di marmo, eseguito tra la fine del duecento e gli inizi del trecento.

Questa chiesa costruita nel dodicesimo secolo su una precedente di epoca paleocristiana, venne ampliata nella prima metà del sedicesimo secolo.

Vicino a Barletta si trova l’area archeologica di Canne, dove avvenne una fra le principali battaglie dell’antichità, combattuta fra Romani e Cartaginesi, che si concluse con la vittoria dei Cartaginesi condotti da Annibale.

La visita al parco archeologico inizia dall’Antiquarium, con reperti che riguardano la vita della città di Canne dalla preistoria al medioevo, prosegue con i resti della città medievale di Canne, l’area delle Basiliche cristiane, la zona del villaggio apulo e del sepolcreto, nonché gli scavi del complesso termale di San Mercurio con una cisterna e l’impianto idrico.