Monte Sant’Angelo: cosa vedere tra Santuario e Castello

Cosa vedere a Monte Sant’Angelo, cittadina della Puglia nel Gargano in provincia di Foggia, dove si trova il Santuario dedicato a San Michele Arcangelo.

Informazioni turistiche

Monte Sant’Angelo fa parte del Parco Nazionale del Gargano ed è stata inserita nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità Unesco, in quanto è una testimonianza molto significativa della storia religiosa dei Longobardi del Ducato di Benevento, come risulta dalle molte epigrafi che i pellegrini lasciavano come traccia del loro passaggio in alcuni ambienti del Santuario, risalenti al periodo VII-IX secolo. Il borgo sorge a circa 800 metri s.l.m. affacciato sul Golfo di Manfredonia, nella parte a sud del promontorio del Gargano.

Il centro storico di Monte Sant’Angelo è sovrastato dal castello sul quale spicca la torre a forma pentagonale chiamata la Torre dei Giganti.

L’edificio testimonia, attraverso vari lavori di ampliamento e di restauro, il passaggio delle dominazioni Normanna, Sveva, Angioina ed Aragonese.

Da visitare il Santuario fatto costruire su precedenti opere, nel XIII secolo, da Carlo I d’Angiò.

La grotta dove apparve San Michele Arcangelo è raggiungibile attraverso la scalinata angioina formata da 86 gradini e suddivisa in 5 rampe, che conduce dall’atrio superiore a quello inferiore della Basilica, dove si trovano le cripte.

Il campanile della Basilica, in origine torre di avvistamento fatta costruire da Federico II, fu trasformata in Campanile nel 1274, su commissione di Carlo I d’Angiò, come ringraziamento a San Michele per la conquista dell’Italia meridionale.

Cosa vedere a Monte Sant’Angelo

Vicino alla Basilica è situata la chiesa di San Pietro, caratterizzata da un bel rosone traforato.

Il complesso comprende i resti della chiesa cittadina più antica dedicata a San Pietro, della quale rimane solo la conca absidale di epoca romanica.

Al suo interno si trova il Battistero di San Giovanni in Tumba, conosciuto ed erroneamente chiamato “Tomba di Rotari”, a destra del quale si apre l’ingresso che conduce alla Chiesa di Santa Maria Maggiore, splendido esempio di romanico pugliese.

La storia del Santuario è legata al culto di San Michele Arcangelo, che nel quinto secolo apparve in una grotta al Vescovo di Siponto al Gargano.

Con la dinastia Longobarda, intorno alla metà del settimo secolo, il luogo divenne un Santuario, meta di un grande flusso di pellegrini, che vi giungevano attraverso il percorso della Via Sacra Langobardorum che conduceva in Terra Santa.

Monte Sant’Angelo ad oriente, Mont St.Michel a nord, la Sacra di San Michele nelle Alpi, costituivano i principali luoghi di culto di San Michele Arcangelo, situati agli avamposti della cristianità antica.

A circa 8 Km da Monte Sant’Angelo si trova l’Abbazia di Santa Maria di Pulsano, dalla storia millenaria.

Il complesso abbaziale, la cui fondazione originaria risale al sesto secolo, nelle forme attuali, che furono gravemente danneggiate dal terremoto nel 1646, fu edificata per volontà del beato Gioele, terzo abate generale dei monaci pulsanesi (1145-1177), sulla vetta del colle di Pulsano, affacciata sul golfo di Manfredonia, in un paesaggio naturalistico molto suggestivo, fra roccia e dirupi, dove si trovano anche 24 eremi collegati tra loro da una rete di stradine e sentieri scoscesi, che si trovano in stato di degrado, ma che il Fai, Fondo Ambiente Italiano, ha in progetto di restaurare e valorizzare.