Cosa vedere a Pantelleria in 5 giorni, itinerario comprendente i principali luoghi di interesse, tra cui Balata dei Turchi, Laghetto delle Ondine e Specchio di Venere.
Isola di Pantelleria
Situata nel Mar Mediterraneo al centro del Canale di Sicilia, a una distanza di circa 70 Km dalla costa nord orientale della Tunisia, Pantelleria è la maggiore delle isole situate vicino alle coste siciliane.
Alcuni ritengono che essa sia la Ogigia indicata da Omero nell’Odissea, poema della mitologia greca, come il luogo dove Ulisse venne stregato dalle astuzie della maga Circe.
L’isola di Pantelleria è di origine vulcanica e il suo territorio culmina al centro con la Montagna Grande, un cratere vulcanico ormai spento la cui altitudine è di metri 836 s.l.m..
Dell’antica attività vulcanica oggi rimangono alcuni fenomeni secondari come le acque termali, l’emanazioni di vapori sulfurei all’interno di grotte naturali, e le favare, getti di vapore che escono dalle fessure delle rocce laviche.
Alla risorsa dell’ossidiana, vetro vulcanico molto ambito durante tutta la preistoria più antica, sono legati i primi insediamenti umani di Pantelleria.
La testimonianza più significativa è rappresentata dai Sesi, un popolo avvolto nel mistero che costruì mura ciclopiche e tombe di pietra, monumenti sepolcrali risalenti all’antica età del bronzo, rinvenuti sulla costa nord occidentale, nella zona archeologica di Mursia, a 3 Km dal centro di Pantelleria.
Il suolo dell’isola è molto fertile, nonostante la poca acqua disponibile, ed è ricoperto da una ricca vegetazione.
Il terreno, reso coltivabile attraverso terrazzamenti definiti da muretti a secco, fa parte di un suggestivo paesaggio agricolo formato da vigneti, piante di ulivi, piante di capperi ed ortaggi.
Le viti, che producono l’uva zibibbo da cui deriva il famoso Passito di Pantelleria, e le piante di ulivo, vengono potate molto basse, in modo da ridurne l’esposizione ai venti che spirano continuamente nell’isola.
Caratteristici sono i giardini panteschi, circondati da alti recinti a pianta circolare realizzati in pietra lavica, che custodiscono al loro interno piante di agrumi, che risultano così protette dal vento, impedendo alla rugiada notturna di asciugare, in modo da rimanere sulle foglie per l’intera giornata.
All’interno di questo paesaggio sono armonicamente inseriti i Dammusi, tipiche abitazioni pantesche ereditate dall’occupazione araba.
La costruzione rurale, dai muri in pietra molto spessi, ha una copertura a cupola la cui struttura permette la canalizzazione dell’acqua piovana verso la preziosa cisterna, situata vicina al dammuso.
Cosa vedere a Pantelleria
Fatta eccezione per Scauri, non vi sono spiagge, ma solo scomodi accessi al mare che non la rendono il luogo ottimale per vacanze al mare improntate al riposo.
Nonostante questo, è possibile vivere a Pantelleria un’esperienza di vacanza diversa, con l’intenso odore del mare e la ricca storia che si mescolano con i tanti fenomeni di vulcanesimo secondario, tra cui caldarelle, molfette e favare, che sgorgano dalle rocce a una temperatura di circa cento gradi.
Nelle buvire, caratterizzate da acqua salmastre, è possibile immergersi tranquillamente, provando sensazioni irripetibili altrove.
Lo Specchio di Venere é un lago naturale che occupa il fondo di una depressione di origine calderica, situata nella parte centro settentrionale di Pantelleria.
Sulla parte meridionale del lago si concentrano le sorgenti termali, dove è possibile immergersi e spalmarsi addosso i fanghi presenti sul fondo del lago, sul lato opposto è presente una spiaggia dove è possibile fare il bagno e prendere il sole.
Punta dell’arco dell’elefante, che si trova sulla costa orientale dell’isola, costituisce una magnifica formazione rocciosa, la cui sagoma assomiglia a un elefante, intento a bere l’acqua del mare con la sua proboscide.
La Grotta Benikula, situata nell’entroterra in località Benikulà, offre una vista panoramica sulla grande piana del Monastero.
L’interno della grotta è una sauna naturale dove fuoriesce vapore acqueo a circa 38° C.
Cala Gadir, tra il terzo secolo a.C e il terzo secolo d.C., fu il principale approdo dell’isola, per questo motivo si è rivelata custode di preziosi reperti archeologici subacquei.
Questo luogo è apprezzato per la presenza di acque termali, raccolte in vasche situate a livello del mare.
In una caletta a Punta di Nica, dagli scogli della parete verticale sgorga, a una profondità di circa centocinquanta centimetri, una sorgente termale che rende l’acqua del mare calda.
Il Laghetto delle Ondine è una vasca di roccia lavica che il mare riempie di acqua.
Balata dei Turchi è una cala molto bella che costituisce una delle poche discese a mare di Pantelleria.
Come arrivare
Aereo
Nella parte nord-ovest di Pantelleria si trova l’aeroporto dell’isola, dove giungono i voli giornalieri provenienti da Palermo e Trapani durante tutto l’anno, mentre in estate a questi si aggiungono anche quelli operati da alcune compagnie con partenze da Roma, Milano, Venezia, Verona e Bologna.
Via mare
La nave è il mezzo più economico per arrivare all’isola di Pantelleria.
Si deve arrivare a Trapani e da lì prendere l’aliscafo della compagnia Siremar, che effettua collegamenti giornalieri.
Per chi non ha fretta è possibile prendere il traghetto anche a Mazara del Vallo, ma in questo caso occorrono 2 ore di navigazione.