Randazzo: cosa vedere nel borgo medievale

Cosa vedere a Randazzo, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse del borgo medievale, tra cui il castello svevo, la chiesa San Nicola e il Palazzo Finocchiaro.

Informazioni turistiche

Collocata a destra rispetto all’Alcantara, presso le pendici settentrionali dell’Etna, Randazzo venne fondata in epoca bizantina, nel luogo dove si trovava un borgo più antico, e fu un centro di notevole importanza tra il tredicesimo e il quattordicesimo secolo.

La Chiesa di San Martino, risalente al quattordicesimo secolo, conserva della primitiva struttura il magnifico campanile a strisce alternate di lava e calcare, comprensivo di un interessante doppio ordine di finestre.

Nell’interno sono conservati un fonte battesimale del 1447, una notevole scultura gaginesca, una tavola di scuola messinese e un tabernacolo del quattrocento.

La chiesa di San Nicola, nella versione attuale, è il risultato di una ristrutturazione portata a termine tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo, del precedente edificio di culto sono rimasti solo gli absidi, mentre all’interno sono presenti delle sculture gaginesche e alcune tavole cinquecentesche.

Il Palazzo Finocchiaro, eretto all’inizio del sedicesimo secolo, mostra una facciata dotata di bifore ogivali e un’iscrizione latina.

Cosa vedere a Randazzo

La Chiesa di Santa Maria, risalente al periodo normanno-svevo, ha conservato dell’originaria costruzione solo le absidi e i muri laterali, che costituiscono notevoli esempi di architettura realizzata in pietra lavica.

I due portali posti a lato sono invece in stile catalano del quindicesimo secolo, come anche le finestre a baldacchino situate sui fianchi.

L’ultimo rimaneggiamento risale al 1863, quando venne ricostruita la facciata con l’annesso campanile a cuspide.

Nel grandioso interno a tre navate suddivise da colonne in pietra lavica, sono conservate alcune sculture di scuola gaginiana, oltre a diversi dipinti del settecento realizzati da Giuseppe Velasquez e a due tele cinquecentesche, la Salvezza di Randazzo e la Pentecoste.

Il Castello di Randazzo, situato a picco su uno strapiombo di roccia lavica, esisteva già all’epoca di Federico II di Svevia.

Residenza del Giustiziere del Valdemone, divenne carcere e luogo di detenzione per i condannati a morte.