Cosa vedere a Termini Imerese, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Villa Palmeri, Chiesa Santa Caterina d’Alessandria, Duomo e Museo Civico.
Informazioni turistiche
Termini Imerese è una cittadina della Sicilia in provincia di Palermo, affacciata sul golfo omonimo.
Nell’antica Thermae, famosa per le sue acque termali, nel 408 a.C., a seguito della distruzione cartaginese si rifugiarono i superstiti di Himera, colonia greca le cui rovine si trovavano nelle vicinanze della città, che prese il nome di Thermae Himerensis, l’attuale Termini Imerese.
L’abitato si divide in due parti, la città alta, che sorge lungo il crinale del monte San Calogero, e la città bassa, situata lungo la costa.
Le sue acque termali, note fin dall’antichità, sono di origine vulcanica e scaturiscono da due sorgenti con una temperatura di circa 43°C.
Lo stabilimento termale si trova all’interno del Grand Hotel delle Terme, un edificio che risale alla fine dell’ottocento, costruito sulle antiche terme romane, di cui ne rimangono i resti.
Cosa vedere a Termini Imerese
All’ingresso della città alta si trova Villa Palmeri, nel cui giardino, aperto al pubblico, è possibile vedere i resti di un edificio romano del secondo secolo d.C., oltre al campanile della distrutta chiesa di San Giovanni Battista, risalente al sedicesimo secolo.
Tracce dell’anfiteatro romano sorgono lungo la via che fiancheggia il giardino.
Nei pressi della Villa si trova la quattrocentesca chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, che conserva al suo interno pregevoli affreschi, attribuiti ai fratelli Giacomo e Nicolò Graffeo, che raffigurano la vita della Santa, con didascalie in siciliano antico.
Il Duomo, dedicato a San Nicola di Bari, risalente alla fine del quattrocento, e ricostruito nel seicento, custodisce al suo interno pregevoli opere d’arte.
Nel Museo civico Baldassare Romano, istituito nel 1873 e ospitato nei locali dell’ex Ospedale della Santissima Trinità Fatebenefratelli, in un palazzetto tardo medievale, sono custoditi importanti reperti risalenti al periodo romano ed arabo, oltre a dipinti, arazzi ed altri preziosi oggetti.