Cosa vedere a Abbadia San Salvatore, itinerario comprendente i principali luoghi di interesse, tra cui abbazia, Monte Amiata e altri borghi presenti nei dintorni.
Informazioni turistiche
Sul versante orientale del Monte Amiata, ricco di boschi di castagno e di faggio, si trova il borgo medievale di Abbadia San Salvatore, in provincia di Siena.
Il paese prende il nome dalla vicina Abbazia, risalente alla metà del secolo ottavo, un complesso molto interessante fondato dal nobile longobardo Erfo del Friuli, come luogo di culto e convento per i monaci, oltre che postazione strategica per controllare la via francigena che passava nella sottostante Valle Del Paglia.
In questo Monastero fecero sosta tanti pellegrini che durante il medioevo andavano e tornavano da Roma.
Nell’abbazia, che esercitò una grande influenza nella zona per oltre mille anni, si alternarono diversi ordini religiosi, prima i Benedettini, poi i Cistercensi, quindi i Camaldolesi, infine tornò ai Cistercensi nel 1939.
Vi si alternarono diversi ordini religiosi, prima i Benedettini, poi i Cistercensi, quindi i Camaldolesi, infine tornò ai Cistercensi nel 1939.
Il complesso architettonico ha una cripta molto suggestiva risalente all’epoca della sua fondazione, caratterizzata da un’alternanza di colonne con archi e volte a crociera.
Il Museo dell’Abbazia custodisce una copia della Bibbia Amiantina, l’originale si trova alla Biblioteca Medicea Laurenziana.
Il codice fu scritto, tra la fine del settimo secolo e gli inizi dell’ottavo secolo, da almeno otto copisti e pervenne al Monastero del Santissimo Salvatore al Monte Amiata tra la fine del nono e gli inizi del decimo secolo.
La chiesa, che ha perfettamente conservato la struttura risalente all’anno mille, epoca in cui venne ricostruita, è caratterizzata da una facciata stretta inserita tra due campanili, di cui uno mai ultimato.
Nell’interno a una navata, salta subito agli occhi la zona presbiteriale sopraelevata, con cappelle affrescate da Nasini, mentre alla destra si trova un notevole Crocifisso del dodicesimo secolo e, nell’abside, un bel coro del quattrocento.
Riveste grande importanza la cripta originaria ancora presente, dove possono essere ammirate eleganti colonne, aventi capitelli di diversa fattura.
Cosa vedere a Abbadia San Salvatore
Uscendo dalla porta dell’Abbazia si entra nell’antico borgo, chiamato la Castellina e risalente al periodo compreso tra il nono e il decimo secolo, dove abitavano le persone che lavoravano al Monastero.
In esso è possibile osservare validi esempi abitazioni medievali e rinascimentali.
Il borgo, che ha conservato nel suo insieme l’aspetto originale, fu ampliato fra l’undicesimo e il tredicesimo secolo con la parte chiamata Castello poi, tra la fine del tredicesimo secolo e l’inizio del quattordicesimo secolo, si sviluppò ulteriormente fuori dalla cerchia di mura, con il Rione del Borgo.
Durante il periodo autunnale, in due week-end del mese di ottobre, si svolge la tradizionale Festa d’Autunno di Abbadia San Salvatore, che ha come protagonista principale la castagna, una manifestazione che interessa tutto il borgo medievale, con cantine aperte e banchetti di artigianato.
In occasione delle festività natalizie si svolgono i mercatini di Natale, in un’atmosfera resa ancora più suggestiva dalle fiaccole di Natale, una tradizione millenaria che illumina le strade del centro durante la notte di Natale, con grandi cataste di legna che bruciano lungo le vie del borgo antico, il tutto allietato da canti natalizi e dalla possibilità di degustare prodotti tipici.
Da non dimenticare che questo borgo si trova in un territorio che offre la possibilità di fare escursioni naturalistiche molto interessanti sul Monte Amiata, inoltre è possibile apprezzare il tipico paesaggio toscano e raggiungere facilmente i magnifici borghi di Pienza, Montalcino, Radicofani, con la sua Rocca, Santa Fiora, l’Abbazia di Sant’Antimo e Bagno a Vignoni, le cui acque termali erano note fin dall’antichità.