Cosa vedere a Ansedonia, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse presenti in questo celebre promontorio della Toscana.
Informazioni turistiche
Situato ad oriente del Monte Argentario, il Promontorio di Ansedonia, fa parte del territorio comunale di Orbetello.
Sulla sua vetta sorgono le rovine dell’antica città romana di Cosa, che si trova vicino alla moderna Ansedonia, nota località turistica che si estende fino al mare, dove si trovano le spiagge e gli stabilimenti balneari.
La colonia di Cosa, fondata dai romani nel 273 a.C., fu costruita sul promontorio roccioso, in modo da avere il controllo sul territorio conquistato e sul mare circostante.
Il suo centro urbano fu pianificato e realizzato dotandolo di tutto ciò che serviva alla colonia per svolgere le funzioni politiche e amministrative, oltre al controllo sulle aree portuali del promontorio e sulla viabilità costiera.
Nel I secolo a.C., la popolazione iniziò a spostarsi dalla collina alla valle sottostante provocando un lento decadimento dell’abitato, ed uno spopolamento quasi completo del sito fin dal III secolo d.C., quando rimasero solo le fattorie gentilizie nella campagna ancora vitale.
Con molta probabilità il nome della città cambiò da Cosa in Ansedonia, nel periodo bizantino (V-VI secolo), quando ci fu una ristrutturazione dell’area, per ospitare l’insediamento di una guarnigione militare che aveva il compito di ostacolare l’invasione longobarda.
Tra il nono e il tredicesimo secolo, Ansedonia divenne proprietà dell’Abbazia delle Tre Fontane, in quanto il papa Leone III e Carlo Magno, destinarono il suo territorio al Monastero delle Tre Fontane di Roma.
Nel XIII secolo Ansedonia fu dominata dalla famiglia degli Aldobrandeschi e dalla Repubblica di Orvieto.
Nel 1329 fu distrutta dall’esercito della Repubblica di Siena, mentre in seguito divenne parte dello Stato dei Presidi, prima di essere annessa al Granducato di Toscana.
Cosa vedere a Ansedonia
Degne di nota sono l’interessante area archeologica, il Museo Archeologico Nazionale e le opere di ingegneria romana della Tagliata Etrusca e dello Spacco della Regina, scavate nella roccia lungo il promontorio a protezione dell’antico porto etrusco-romano.
Sulle pendici del promontorio sorgono inoltre le torri costiere di San Pancrazio a ovest e di San Biagio a est.