Cosa vedere a Firenze in 3 giorni, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Cattedrale di Santa Maria del Fiore, Galleria degli Uffizi, Ponte Vecchio e Palazzo Vecchio in Piazza della Signoria.
Informazioni turistiche
Capoluogo della Toscana, Firenze rappresenta una delle città italiane a maggior contenuto artistico, vanta un patrimonio d’arte immenso, fatto di quadri, sculture, palazzi e Chiese sparse nel suo centro storico.
E’ attraversata dal fiume Arno, tristemente famoso per aver causato nel lontano 1966 una disastrosa alluvione a cui conseguirono ingenti danni anche ad importanti opere artistiche.
Nel XV e XVI secolo fu sotto il dominio della famiglia Medici e, nelle varie epoche, è sempre stata un importante centro culturale, commerciale e finanziario.
A Firenze ebbe origine il Rinascimento, periodo che vide l’affermarsi di un nuovo ideale di vita e il rifiorire degli studi umanistici e delle belle arti, e anche per questo è sempre stata riconosciuta a livello mondiale come patrimonio per arte e architettura grazie ai numerosi edifici di importanza storica, monumenti eccezionali e musei notevoli tra cui la Galleria degli Uffizi, la Galleria Palatina, il Bargello e Palazzo Pitti.
Il Piazzale Michelangelo, il Forte Belvedere o Fiesole, offrono una suggestiva veduta panoramica del centro storico di Firenze, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Il Duomo di Santa Maria del Fiore, in stile gotico italiano, fu realizzato su disegno di Arnolfo di Cambio e costruito sulle fondamenta dell’antica Cattedrale di Firenze, ovvero la Basilica di Santa Reparata.
E’ dedicato a Santa Maria del Fiore, la prima pietra fu posta l’8 settembre 1296, il progetto originale subì in corso d’opera numerose modifiche e il Duomo di oggi è il risultato di 170 anni di lavoro. La facciata fu realizzata in stile neogotico su progetto di Emilio De Fabris, fra il 1871 ed il 1887.
La cupola del Brunelleschi, una delle strutture più famose della città, fu costruita fra il 1418 ed il 1434.
Il campanile della cattedrale fu disegnato da Giotto, la sua costruzione iniziò nel 1334, dopo la morte di Giotto i lavori furono portati avanti da Andrea Pisano ed ultimati, con qualche modifica sul progetto originale, da Francesco Talenti nel 1359.
Basilica di San Lorenzo, è una delle Chiese più antiche della città, fu consacrata da San Ambrosio nel 393.
Ampliata e riconsacrata nel 1059, la Basilica era la Parrocchia della famiglia dei Medici, i quali nel 1419, finanziarono i lavori di ampliamento su progetto di Filippo Brunelleschi, che vi aveva già realizzato la Sacrestia Vecchia e un’altra cappella, mentre la Sacrestia Nuova, dove ci sono le tombe della famiglia Medici e la Biblioteca Laurenziana furono opera di Michelangelo.
I lavori furono sempre finanziati dai Medici, i quali desideravano un luogo di sepoltura per i membri della loro famiglia, le Cappelle Medicee, ed un luogo dove riporre i loro preziosi libri e manoscritti, la Biblioteca Laurenziana.
Palazzo Vecchio si trova in piazza della Signoria, prese questo nome quando nel 1565 la famiglia e la corte del Duca Cosimo I dei Medici, si trasferirono nel nuovo palazzo, il Palazzo Pitti.
La costruzione risale alla fine del XIII secolo su progetto di Arnolfo di Cambio, fu sede della Signoria, formata dal consiglio cittadino, con a capo i priori, e dal gonfaloniere di giustizia.
L’attuale edificio è frutto di vari ampliamenti successivi alla prima fase costruttiva conclusa nel 1315.
Nella seconda metà del XVI secolo, nel palazzo furono fatti ampliamenti di rilievo e prestigiose decorazioni.
Fu il Duca Cosimo I de’ Medici, che vi abitò temporaneamente, ad affidare a Giorgio Vasari il compito di adattare l’edificio alle necessità della corte ducale.
Il palazzo è uno scrigno d’arte, il risultato dell’opera di straordinari artisti come Donatello, Michelangelo, Ghirlandaio, Bronzino, Salviati, Verrocchio, Vasari.
Quando Firenze fu capitale del Regno d’Italia, dal 1865 al 1871, Palazzo Vecchio fu sede del Governo, dopo tale periodo ritornò ad essere sede del comune di Firenze, come lo è tutt’oggi. All’interno si trova un Museo che permette di visitare buona parte del Palazzo.
Palazzo Pitti, situato nel quartiere dell’oltrarno e sede di vari musei, fu costruito nella seconda metà del 1400 su volere di Luca Pitti, rivale della famiglia Medici, seguendo il progetto di Luca Fancelli, allievo e collaboratore del Brunelleschi.
La famiglia Pitti trovandosi in difficoltà finanziarie fu costretta a vendere il palazzo, che fu acquistato da Cosimo I de’ Medici e da sua moglie Eleonora di Toledo, i quali ne fecero la loro residenza, dando incarico a Bartolomeo Ammannati di realizzare un ampliamento, corrispondente quasi alle dimensioni attuali dell’edificio.
Furono acquistati i terreni adiacenti al palazzo, utilizzati per realizzare il Giardino di Boboli, pensato con lo scopo di realizzare dei graziosi giardini all’interno della città.
Essendo la zona di oltrarno meno affollata e più ariosa rispetto al centro cittadino, venne ritenuta da Eleonora quella più adatta ad alleviare i problemi di salute che affiggevano lei e i suoi figli.
Il palazzo, interessato da vari interventi nel corso dei secoli, dopo l’estinzione della dinastia Medicea e prima di diventare proprietà dello Stato italiano, fu la reggia dei Lorena e dei Savoia.
Il complesso di Palazzo Pitti comprende, la Galleria Palatina, la Galleria d’arte Moderna, la Galleria del Costume, il Museo degli Argenti, il Museo delle Porcellane, il Giardino di Boboli.
All’inizio del 1560 Cosimo I de’ Medici affidò a Giorgio Vasari il compito di progettare un edificio, l’attuale Galleria degli Uffizi, che permettesse di riunire in una sede unica gli uffici delle Magistrature delle arti fiorentine, oltre che la nuova sede governativa, da collocare tra il lato sud di piazza della Signoria e il lungarno.
L’impresa fu completata nel 1580, da Bernardo Buontalenti, su incarico di Francesco I de’ Medici.
In precedenza, nel 1565, in occasione del matrimonio di Francesco I con Giovanna d’Austria, il duca Cosino I diede incarico al Vasari di costruire anche un collegamento sopraelevato fra Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti, il famoso Corridoio Vasariano, che passa dalla Galleria degli Uffizi e dal Ponte Vecchio.
Il duca, che aveva la sua residenza a palazzo Pitti, poteva così raggiungere liberamente e senza rischi il palazzo del governo.
Nel 1581, Francesco I iniziò la raccolta della Galleria con collezioni già avviate nel 400′.
I componenti della famiglia Medici, nel corso dei secoli hanno commissionato o acquistato numerose opere d’arte che oggi fanno parte di un grande patrimonio artistico.
L’ultima erede della famiglia Medici riconobbe l’appartenenza delle collezioni alla città ed impose una legge che ne vietava l’esportazione. Durante il governo della casa Asburgo-Lorena il museo fu aperto al pubblico.
Furono realizzati nuovi allestimenti, ed alcune raccolte furono fondamentali per la formazione di altri musei a Firenze. Nel tempo furono acquisite nuove opere provenienti da Chiese e Conventi ed acquistati da altri musei importanti dipinti, al fine di ben documentare tutta la pittura italiana.
Per citare alcuni straordinari artisti, la galleria ospita opere di Giotto, Piero della Francesca, Leonardo, Botticelli, Caravaggio, Michelangelo, Filippo Lippi, Raffaello, Andrea del Sarto, Tiziano, Antonio e Piero del Pollaiolo, Andrea Mantegna., Jacopo Pontormo, Caravaggio. Di rilievo è la collezione di scultura antica, in gran parte di epoca romana.
Cosa vedere a Firenze
Il Ponte Vecchio fu costruito nel 1345 a tre valichi ad arco ribassato, dopo che un’alluvione aveva spazzato via il precedente, risalente al 1170.
Già in epoca romana esisteva nello stesso punto un ponte che attraversava l’Arno.
Le botteghe del ponte prima di ospitare gli orafi e i gioiellieri erano occupate dai beccai, ovvero i macellai, i quali erano stati riuniti sul Ponte Vecchio al fine di allontanare la lavorazione delle carni dal centro cittadino, ma quando fu costruito il Corridoio Vasariano, che passa anche sopra le botteghe del lato est del ponte, il Duca Ferdinando I, che faceva quel percorso, nel 1593 fece occupare le botteghe del ponte dagli orafi, poiché non gradiva gli odori provenienti dal poco nobile commercio delle carni.
Al centro del ponte si aprono due terrazze panoramiche, su quella ad ovest si trova il monumento a Benvenuto Cellini, famoso orafo, scultore e artista fiorentino.
Palazzo Medici fu realizzato intorno alla metà del 1400 da Cosimo il vecchio, patriarca dei Medici, che incaricò l’architetto Michelozzo di realizzare questo edificio, preso spesso a modello per tutta l’architettura civile del Rinascimento.
Nel palazzo, sobrio e elegante, oltre che residenza della famiglia Medici, si creò un ambiente molto favorevole allo sviluppo dell’arte, dove si formarono i più illustri artisti fiorentini del Rinascimento.
Nel 1659 il palazzo venne acquistato dai Riccardi, i quali attuarono numerose ristrutturazioni, decorazioni ed ampliamenti, mantenendo all’esterno lo stile della parte antica, mentre per gli interni si adeguarono allo stile barocco dell’epoca.
Nel 1814 il palazzo fu venduto ai Lorena, in seguito divenne proprietà demaniale e quando Firenze diventò capitale del Regno d’Italia ospitò il Ministero degli Interni fino al 1874, quando fu acquistato dalla Provincia di Firenze, tutt’oggi proprietaria dell’immobile.
Il Museo Nazionale di San Marco, si trova nel Convento di San Marco, antico convento domenicano dove operarono e vissero eccellenti rappresentanti della cultura e dell’arte fiorentina quattrocentesca.
Fin dal 1300 esistevano una Chiesa e un Convento nel luogo dove Cosimo il Vecchio, su consiglio del Vicario generale dell’ordine domenicano Antonino Pierozzi, fece costruire il nuovo complesso.
L’incarico fu affidato a Michelozzo, architetto di fiducia della famiglia Medici, mentre la direzione della decorazione pittorica fu affidata al Beato Angelico che era frate nel Convento.
La facciata della Chiesa fu realizzata nel 1777-78 in stile neoclassico.
Nel Convento vissero oltre al Beato Angelico, Antonino Pierozzi, Fra’ Bartolomeo e Fra’ Girolamo Savonarola, frate domenicano predicatore, condannato e giustiziato per eresia nel 1498.
Il Museo è famoso per la preziosa collezione di dipinti su tavola e lo straordinario ciclo di affreschi del Beato Angelico.
Inoltre sono presenti con le loro opere altri maestri , fra cui: Domenico Ghirlandaio, Fra’ Bartolomeo, Baldovinetti, Poccetti, Vignali, Sogliani.
Piazza della Signoria è situata nel centro storico, su di essa si affaccia Palazzo Vecchio, sede del comune.
In Piazza del Duomo, che costituisce uno dei complessi monumentali maggiori in Italia, si trova la Cattedrale, celebre per la Cupola del Brunelleschi, il Campanile di Giotto e il Battistero di San Giovanni.
Battistero di San Giovanni è magnificamente decorato sia fuori che dentro con le firme di rinomate maestranze cittadine, famoso per la porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti.
Piazza della Repubblica è una piazza in stile ottocentesco dove si trovano importanti caffè e alberghi di lusso.
Piazza Santa Croce, insieme all’omonima basilica, fu teatro nel Rinascimento di giostre cavalleresche, feste, spettacoli e gare popolari tipiche, tra cui calcio in costume.
Piazza San Lorenzo, nota soprattutto per il mercato giornaliero delle vettovaglie, è dominata dall’omonima basilica con sullo sfondo la grande cupola della Cappella dei Principi.
Piazza Santa Maria Novella è dominata dalla facciata dell’omonima chiesa e rappresenta una delle piazze principali di Firenze dove si trova anche la stazione centrale.
Piazza della Santissima Annunziata è uno dei primi esempi europeo di pianificazione urbanistica.
Piazza Santo Spirito è sede frequente di mercatini oltre ad essere ricca di ristoranti e locali notturni spesso punto di ritrovo di molti fiorentini.
Piazzale Michelangelo è un comodo punto di osservazione per ammirare il panorama cittadino di Firenze.
Palazzo Rucellai, tipico esempio di architettura quattrocentesca fiorentina, fu progettato da Leon Battista Alberti.
Palazzo Strozzi, situato a metà di via Tornabuoni, è considerato uno dei capolavori dell’architettura civile fiorentina del Rinascimento.
Santa Maria Novella, che sorge nella piazza che porta lo stesso nome, conserva al suo interno inestimabili opere d’arte, tra cui affreschi di Masaccio, Paolo Uccello, Filippino Lippi e Domenico Ghirlandaio, mentre all’esterno risalta la notevole facciata, opera di Leon Battista Alberti.
Santa Croce, una delle più grandi basiliche francescane, rappresenta una delle maggiori realizzazioni dello stile gotico in Italia.
La Chiesa di Santo Spirito, opera di Filippo Brunelleschi, è caratterizzata dalla combinazione di spazi aperti e volumi pieni, inondati di luce naturale.
La Chiesa del Carmine è la chiesa divenuta celebre in tutto il mondo per la Cappella Brancacci, affrescata da Masaccio e Masolino.
Santa Trinita, prima chiesa gotica di Firenze, conserva opere di Domenico Ghirlandaio e affreschi nella Cappella Sassetti.
Percorsi alternativi giornalieri
1) In mattinata visita a Piazza del Duomo Santa Maria del Fiore con escursione sulla grandiosa cupola del Brunelleschi, Campanile di Giotto e Battistero. Nel pomeriggio visita di Palazzo Pitti con il museo degli Argenti, museo di Arte Moderna, museo dei Quadri, giardino di Boboli e Forte Belvedere.
2) Di mattina visita del museo Galleria degli Uffizi, con il vicino Palazzo Vecchio e il caratteristico Ponte Vecchio sul fiume Arno.
Nel pomeriggio visita al museo del Bargello, Loggia del Porcellino e Piazza della Repubblica.
3) In mattinata visita alla Fortezza Da Basso con i vicini giardini. Nel pomeriggio visita della Firenze Medioevale comprendente la casa di Dante, la Porta Rossa, il ponte Santa Trinità e piazza Davanzati.
4) La mattina visita di P.za S. Marco con il vicino museo, la Galleria dell’Accademia e la Chiesa di Santo Spirito. Nel pomeriggio visita alle Cappelle Medicee, alla Biblioteca Laurenziana e alla Cappella Brancacci.
5) Escursione dalla mattina alla sera nelle più tipiche località del Chianti tra cui Strada in Chianti, Greve in Chianti, Panzano in Chianti, Radda in Chianti e Castellina in Chianti.
6) In mattinata visita al Cenacolo del Ghirlandaio, alla Piazza del Carmine e al museo Archeologico. Nel pomeriggio salita al Piazzale Michelangelo con la Chiesa di San Miniato.
7) In mattinata visita al grandioso parco delle Cascine, alla Porta Romana e alla zona di Oltrarno. Pomeriggio da dedicare agli acquisti negli esclusivi negozi del centro e presso le bancarelle del mercatino di S. Lorenzo.