Ponte della Maddalena, Borgo a Mozzano

Storia e leggenda del Ponte della Maddalena, noto anche come Ponte del Diavolo, ardita opera architettonica che unisce le sponde del fiume Serchio in località Borgo a Mozzano in provincia di Lucca.

Storia

Il Ponte della Maddalena, meglio conosciuto come Ponte del diavolo in seguito ad una antica leggenda, si trova lungo la via del Brennero sulla sinistra in direzione Abetone, nei pressi di Borgo a Mozzano.

L’epoca della costruzione risale al periodo tra il 1046 e il 1115 in cui era al potere la contessa Matilde di Canossa in grado di esercitare una forte influenza oltre che potere in questa zona e in tutta la Garfagnana.

Quello che vediamo oggi è però il risultato di una ricostruzione portata a termine da Castruccio Castracani, grande signore e condottiero proveniente dalla signorile Lucca, nel periodo compreso tra il 1305 e il 1328.

Il ponte presenta il caratteristico aspetto medioevale classico ma con alcune importanti differenze: le arcate sono asimmetriche con quella centrale molto ampia.

Leggenda

La leggenda di tradizione popolare che lo rende maggiormente noto come “il ponte del diavolo” racconta del costruttore che, iniziati i lavori, fu preso dalla paura di non riuscire a terminare l’opera muraria per il giorno fissato come termine dei lavori.

Fu così che, per non pagare penali e altre pesantissime conseguenze molto usuali all’epoca, fece un patto col diavolo chiedendogli aiuto per portare a compimento l’opera.

Il Diavolo accettò volentieri di terminare il ponte in una sola notte ma in cambio stabilì che a lui sarebbe andata l’anima del primo essere umano che si fosse avventurato per attraversare il ponte.

Il costruttore ebbe subito dopo un grandissimo rimorso, tanto che decise di parlarne con un frate della zona che gli dette la brillante idea di fare attraversare il ponte per primo ad un suino.

Il Diavolo rimase così fregato da questa variante che non aveva previsto e fu costretto a tirarsi indietro rendendo nullo il patto precedentemente stipulato.