Ville lucchesi: quali sono, itinerario

Quali sono le Ville Lucchesi, itinerario per visitarle seguendo percorsi di varia lunghezza che collegano le une alle altre.

Informazioni turistiche

Nella campagna che circonda la città si trovano le ville lucchesi, splendide costruzioni risalenti al periodo che va dal quindicesimo al diciannovesimo secolo, fatte costruire da nobili e facoltosi mercanti dotati di solide risorse economiche ed intellettuali.

Gli eleganti edifici si trovano all’interno di ampi parchi, protette da antiche mura di cinta e armoniosamente inserite nel gradevole paesaggio, caratterizzato da vigneti ed oliveti.

La proprietà attuale delle ville è, nella maggioranza dei casi, dei discendenti delle antiche famiglie che le realizzarono, e di esse, salvo poche eccezioni, è visitabile solo il parco dove abbondano, in molti casi, piante e alberi secolari.

Queste residenze signorili, sono collegate fra loro da strade asfaltate percorribili comodamente in auto ma, per chi volesse raggiungerle usando la bicicletta oppure a piedi, ci sono itinerari turistici che prevedono, oltre alle strade asfaltate, anche sentieri sterrati segnati e strade poderali, che permettono di attraversare la bella campagna lucchese, assaporandone appieno tutte le gradevoli sfumature di colori e profumi.

Quali sono le Ville Lucchesi

La Villa Reale di Marlia, nella sua forma attuale, è un’opera neoclassica frutto di una ristrutturazione che risale al periodo in cui era di proprietà di Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone, che l’acquistò dal conte Orsetti.

In quella occasione fu realizzato un ampliamento accorpando alla proprietà i terreni e la vicina Villa del Vescovo.

All’ingresso della tenuta sorgono le due palazzine simmetriche che fungevano da barriera.

La villa è immersa in un parco formato da vari e scenografici giardini.

Villa Oliva, che si trova a San Pancrazio nelle vicinanze di Villa Reale, fu costruita su incarico dalla potente famiglia Buonvisi nel sedicesimo secolo.

Nel corso del tempo si sono succeduti vari proprietari, fino agli attuali appartenenti alla famiglia Oliva.

La Villa è circondata da uno splendido parco, ricco di angoli molto suggestivi.

Villa Grabau, in località San Pancrazio, fu costruita su un edificio già esistente nel 1412 e, verso la fine del sedicesimo secolo, assunse le forme rinascimentali che in parte ha mantenuto, nonostante le importanti trasformazioni, avvenute fra il Seicento e l’Ottocento, che gli hanno conferito un aspetto neoclassico.

Fu di proprietà dei Diodati, importante famiglia lucchese di mercanti.

La famiglia Grabau è l’attuale proprietario.

All’interno del bellissimo parco si trova una limonaia dove ogni inverno vengono ricoverate più di 100 piante di limone.

Villa Mansi, in località Segromigno in Monte, nel cinquecento di proprietà della famiglia Benedetti, fu venduta nel seicento ai Cenami i quali, su progetto dell’architetto urbinate Muzio Oddi, fecero ampliare l’edificio e ristrutturare il parco.

Ulteriori lavori furono eseguiti a più riprese dai Mansi, nel diciassettesimo secolo già affermati mercanti di seta in Europa, proprietari della villa dal 1675 al 2009.

La villa, che ha una bella ed elegante facciata in stile manieristica, con un parco antistante d’impronta ottocentesca, presenta ancora tracce della sistemazione settecentesca eseguita su progetto del famoso architetto Filippo Juvarra.

A Lucida Saminiati, conosciuta come Lucida Mansi, bellissima moglie di Gaspare Mansi, è legata una leggenda.

Si narra che la giovane avesse fatto un patto con il diavolo, al quale avrebbe venduto la sua anima in cambio della giovinezza per trenta anni.

Al termine di questo periodo il demonio sarebbe riapparso e avrebbe caricato Lucida su un cocchio infuocato che, dopo aver percorso le mura di Lucca fra i lamenti strazianti della sua vittima e lasciando una colonna di fumo nero, sarebbe sprofondato nelle acque del laghetto dell’Orto botanico adiacente alle mura.

Si narra che ancora oggi, nelle notti di luna piena, sia possibile vedere il viso di Lucida riflesso nelle acque del laghetto.

Villa Torrigiani, situata nella frazione di Camigliano e risalente alla seconda metà del sedicesimo secolo, in origine apparteneva alla potente famiglia Bonvisi, poi fu acquistata da Nicolao Santini, ambasciatore della Repubblica lucchese alla corte di Luigi XIV, detto il Re Sole.

La villa attuale, che si presenta in stile rococò, è il risultato della ristrutturazione avvenuta nel diciassettesimo secolo, per volere di Santini.

I giardini furono progettati ispirandosi ai lavori del grande architetto Le Notre, al servizio del Re di Francia, di questa sistemazione rimangono ancora tracce nell’attuale giardino trasformato nel diciannovesimo secolo.

Nel 1816, a seguito del matrimonio dell’ultima erede VIttoria Santini con il Marchese Pietro Guadagni Torrigiani, la villa passò in dote alla famiglia Torrigiani.