San Gimignano: cosa vedere tra torri e opere d’arte

Cosa vedere a San Gimignano in un giorno, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Piazza della Cisterna, Duomo, Palazzo del popolo, Torre del Diavolo e Mura.

Informazioni turistiche

Situata in Toscana su un promontorio della Val d’Elsa in provincia di Siena, San Gimignano è una cittadina rinomata dal punto di vista turistico, grazie alle numerose opere d’arte che comprende al suo interno.

Numerosi ritrovamenti archeologici nel territorio intorno a San Gimignano, testimoniano che il luogo era abitato dagli etruschi, almeno dal III-II secolo a.C..

E’ stato stabilito che il primo nucleo del paese, risalente all’ottavo e al nono secolo, era circondato da mura, in seguito, con l’allargamento dell’abitato, divenne un castello feudale che, alla morte del feudatario, venne lasciato al vescovo, però, a causa di una ribellione della popolazione, venne istituito un libero comune.

Nel Medioevo San Gimignano conobbe un periodo di grande splendore, essendo situato lungo il percorso della via Francigena.

Durante il tredicesimo secolo, il commercio di prodotti agricoli locali, fra cui il pregiato zafferano, facilitò la formazione di un ceto aristocratico urbano che manifestò la propria supremazia sociale e politica con la costruzione delle torri.

Circa tredici torri medievali si innalzano ancora nel suo nucleo storico, ma nel 1300 se ne potevano contare 72 fra torri e case torri, simbolo della potenza economica delle famiglie a cui appartenevano.

Risale a quell’epoca anche la disposizione degli spazi urbani, frutto di importanti investimenti in opere pubbliche fatti in quel periodo.

Nonostante i crolli di torri e palazzi, causati dal declino economico, architettonico e culturale avvenuto dalla seconda metà del 1300 e la prima metà del 1400, San Gimignano ha conservato la sua autenticità, genuino esempio di urbanista medievale in Toscana e custode di pregiate opere d’arte, dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Successivamente San Gimignano si oppose senza esito alle mire egemoniche di Firenze, di cui, pertanto, dovette subire l’influenza.

Nel trecento la città raggiunse il massimo splendore, entrando ufficialmente a far parte del territorio fiorentino nel 1353.

Nel percorso di visita, entrando dalla duecentesca Porta San Giovanni, si possono vedere i resti della chiesa di San Francesco del tredicesimo secolo e case-torri del duecento.

A sinistra si affaccia il Palazzo Pratellesi, ex monastero del quattordicesimo secolo, dove è allestita la biblioteca comunale, più avanti si vede la torre Cugnanesi, eretta nel duecento.

L’arco del Becci costituisce una delle porte di accesso all’antico castello, mentre a destra si elevano la torre e le case dei Becci.

Piazza della Cisterna e piazza del Duomo sono i due luoghi principali del centro cittadino.

Nella prima si trova la cisterna, dove per centinaia di anni gli abitanti attingevano l’acqua, inoltre vi si affacciano notevoli palazzi medievali, tra cui Palazzo Ardinghelli, Casa Ridolfi e Palazzetto Razzi.

Adiacente alla piazza si trova l’albergo Cisterna, ospitato in un palazzo del tredicesimo secolo, mentre a fianco è posto il Palazzo Tortoli-Treccani, risalente al quattordicesimo secolo e avente ricche decorazioni, oltre a una torre mozza.

Nelle vicinanze si trova il Palazzo Cortesi, comprendente la torre del Diavolo.

Su un lato di Piazza del Duomo si affaccia il Palazzo del Podestà, caratterizzato da una loggia affrescata dal Sodoma e sovrastato dalla Torre Rognosa, adibita un tempo a prigione e poi trasformata in Torre dell’Orologio.

A lato si trova il Palazzetto Chigi, comprensivo di torre e risalente al duecento.

Sul lato dove inizia via San Matteo è collocato il Palazzo dei Salvucci, sovrastato da due torri perfettamente uguali, inoltre sulla stessa piazza si trovano anche la chiesa collegiata e il Palazzo del Popolo.

Cosa vedere a San Gimignano

Il Duomo, costruita a metà del 1100 in forme romaniche e ampliata da Giuliano da Maiano nel 1400, ha un interno a tre navate decorato con notevoli affreschi.

Al termine della navata si trova la Cappella di Santa Fina, realizzata a fine quattrocento in stile rinascimentale dai fratelli Giuliano e Benedetto Da Maiano, in cui la Santa viene raffigurata negli affreschi del Ghirlandaio che rivestono le pareti.

L’altare maggiore posto nel presbiterio è impreziosito da un ciborio di Benedetto Da Maiano.

Attraverso una porta si giunge alla loggia del battistero, dove è presente una spettacolare Annunciazione del Ghirlandaio.

Sul lato sinistro della cattedrale si trova il Museo d’Arte Sacra, che conserva reperti etruschi e romani, oltre a un notevole Cristo di Giuliano da Maiano, a sculture e vari oggetti in oro.

Il Palazzo del Popolo, chiamato comunemente anche Palazzo nuovo del Podestà, venne costruito tra il dodicesimo e quattordicesimo secolo.

Alla sua destra si innalza la torre Grossa, alta 54 metri e realizzata in travertino nel quattordicesimo secolo, mentre all’interno sono ospitati i musei e la pinacoteca civica, dove sono visionabili pitture di notevole interesse, realizzate tra il tredicesimo e il quattordicesimo secolo.

Dalla cima della torre è possibile inoltre godere di un ottimo panorama.

La rocca trecentesca, con pianta pentagonale, comprende baluardi agli angoli e una torre.

Via San Matteo, caratterizzata come altre vie cittadine da una pavimentazione in travertino, inizia con un arco e il Palazzo della Cancelleria, eretto nel 1300.

Proseguendo lungo questa strada ci si imbatte nella duecentesca chiesa di San Bartolo, realizzata in cotto e decorata con due ordini di archi, e nel palazzo Pesciolini del tredicesimo secolo.

Andando oltre appare Palazzo Tinacci, formato da due edifici riuniti, mentre al termine della via si trova la Porta San Matteo.

La Chiesa di Sant’Agostino, ultimata alla fine del tredicesimo secolo e realizzata in stile romanico-gotico, ha una navata unica e tre absidi.

Nell’interno sono presenti, tra le altre cose, un altare di Benedetto Da Maiano, posto nella cappella di San Bartolo, l’Incoronazione della Vergine, una notevole pala del Pollaiolo, e affreschi quattrocenteschi di Benozzo Gozzoli, raffiguranti Scene della vita di Sant’Agostino.

Presso porta San Jacopo si trova la chiesa di San Jacopo del tredicesimo secolo, avente una facciata comprendente un notevole portale, un bel rosone e sculture poggiate sopra le mensole dell’architrave.

Da questa porta prende il via il giro delle mura duecentesche, comprendente la porta delle Fonti e le fonti pubbliche, contraddistinte quest’ultime da un’architettura ad arcate romane e gotiche.