Abano Terme: cosa vedere nel centro termale veneto

Cosa vedere a Abano Terme, itinerario comprendente i principali luoghi di interesse, tra cui Duomo di San Lorenzo, Villa Bassi, Museo Civico e Abbazia di Praglia.

Informazioni turistiche

Situata in provincia di Padova, ai piedi dei Colli Euganei, Abano Terme rappresenta una delle maggiori stazioni termali italiane.

Fin dai tempi dei romani la cittadina era molto frequentata per trarre giovamento dalle acque radioattive sgorganti dalle sorgenti del Montirone a una temperatura di 87° C e dalla cura dei fanghi.

Questo tipo di cure termali sono utili nelle malattie artroreumatiche e ginecologiche, oltre che nelle nevriti e nella gotta.

I numerosi stabilimenti termali presenti, che sono posti all’interno di strutture alberghiere, consentono di garantire un’ampia ricettività.

Nella cittadina, di struttura prevalentemente moderna e dove sono presenti viali alberati ben tenuti, si trova il Duomo di San Lorenzo, ricostruito nel diciottesimo secolo dal Cerato, dotato di campanile trecentesco in cotto con cuspide e interno affrescato.

Nel territorio circostante si trovano alcune ville signorili che merita vedere, tra cui Villa Bassi-Rathgeb, sede del Museo Civico, Villa Cittadella-Vigodarzere e Villa Rigoni-Savioli.

Cosa vedere a Abano Terme

Nella piazza centrale di Abano Terme fa bella mostra di sé una meridiana in marmo policromo.

A circa sei chilometri dal centro si trova l’Abbazia di Praglia, monastero fondato nel 1080 e ricostruito nel quattrocento.

Il complesso è composto dalla Chiesa dell’Assunta e dal monastero.

La Chiesa possiede un notevole interno in stile rinascimentale tripartito con volta a botte, impreziosito da vari dipinti, tra cui di evidenziano quelli di Palma il Giovane.

L’altare maggiore è sovrastato da un Crocifisso in legno dipinto.

All’esterno è possibile ammirare il campanile trecentesco.

Il monastero comprende chiostri quattrocenteschi, dei quali, degni di nota sono il chiostro botanico, avente notevoli bifore trilobate a due colori, il chiostro pensile, caratterizzato da una bella loggia che dà l’accesso al refettorio e arricchito da nove tele del pittore Zelotti, oltre che da un affresco del Montagna e da un coro settecentesco in legno intagliato, e il chiostro doppio, da cui si accede alla biblioteca.