Comelico Superiore: cosa vedere nei vari borghi

Cosa vedere a Comelico Superiore, a quale altitudine si trova, itinerario comprendente i principali luoghi di interesse, tra cui Candida, con la settecentesca parrocchiale, Padola, con la Chiesa di San Luca, e Cima undici.

Informazioni turistiche

Situato in provincia di Belluno, Comelico Superiore è un comune del Cadore posto a un altitudine di 1210 metri, il cui territorio corrisponde alla valle del Padola e, parzialmente, alla valle dell’alto Piave.

E’ composto da vari borghi bene attrezzati dal punto di vista turistico.

San Nicolò Comelico è un rinomato centro per vacanze estive, posto in posizione panoramica sul versante sinistro della valle del Padola.

Interessante da vedere è la Chiesa Parrocchiale di epoca medievale, ricostruita alla fine del quindicesimo secolo e in seguito rimaneggiata varie volte.

Abside e zona presbiteriale sono impreziositi da un ciclo di affreschi realizzati nel 1492 da Gianfrancesco Tolmezzo, pittore friulano.

Candide, dove ha sede il comune, è un centro di villeggiatura estiva molto frequentato, in bella posizione dominante sul paesaggio circostante.

Cosa vedere a Comelico Superiore

Degni di nota, nella parte più antica del borgo, sono alcune abitazioni signorili, tra cui rientrano la trecentesca Casa Gera, rielaborata tra il cinquecento e il seicento, la Chiesa Parrocchiale del settecento, contenente notevoli quadri cinquecenteschi, e la chiesetta di Sant’Antonio Abate, realizzata secondo forme gotiche nella prima metà del sedicesimo secolo.

Padola, collocata in una suggestiva conca, sulla quale dominano le pareti dei monti Aiarnola, Cima Undici e Cima Bagni, è sviluppata intorno all’ampia piazza centrale, dove si affaccia la chiesa parrocchiale del 1800 dedicata a San Luca, nella cui canonica sono custoditi una notevole pala di Cesare Vecellio e un pregevole altare in legno dorato e lavorato.

A San Pietro di Cadore, ameno centro di soggiorno estivo, si trova uno splendido esempio di villa veneta del Comelico, costituito dalla Villa Poli Del Pol, adibita oggi a sede comunale, costruita nel diciassettesimo secolo su disegno di Baldassarre Longhena.

Nell’interno risaltano due saloni posti al piano superiore, decorati con un interessante ciclo di affreschi raffiguranti soggetti mitologici, realizzati nel 1682.