Cosa vedere a Stra, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Villa Pisani e le Ville del Brenta situate nei dintorni.
Informazioni turistiche
Il nome del luogo ha origine dal latino, strata, cioè strada lastricata, infatti in epoca romana il suo territorio era attraversato dalla famosa strada militare Emilia-Altinate, che congiungeva Padova ad Altino e Aquileia.
Oggi la cittadina, che fa parte della città metropolitana di Venezia in Veneto, è formata da tre centri abitati di cui Stra è il capoluogo, gli altri due sono San Pietro e Paluello, situati sulle sponde del Naviglio del Brenta, o Brenta Vecchia, un percorso naturale minore del fiume Brenta, che rappresenta il collegamento fluviale fra la laguna di Venezia e Padova.
Stra fa parte dell’insieme urbano, storico e paesaggistico compreso tra Stra e Fusina, noto come Riviera del Brenta, famoso per le magnifiche ville fatte costruire dai nobili veneziani ai tempi della Repubblica di Venezia, tra il XVI e il XVIII secolo.
Questi facoltosi veneziani raggiungevano le loro ville di campagna navigando sul naviglio del Brenta, per mezzo di lussuose imbarcazioni chiamati Burchielli.
Ancora oggi i battelli solcano le acque del Brenta ripercorrendo le vie di queste antiche imbarcazione, attraverso il bellissimo paesaggio e con la possibilità di visitare le ville.
Cosa vedere a Stra
A Stra si trova una delle ville più belle della Riviera del Brenta, Villa Pisani detta anche la Nazionale, fatta costruire dai Pisani di Santo Stefano, un casato dei Pisani, antica famiglia patrizia veneziana, su progetto di Girolamo Frigimelica.
La maestosa villa accoglie al suo interno opere d’arte e arredi del Settecento e dell’Ottocento, bellissime sale affrescate, come la sala da ballo con il soffitto affrescato da Giambattista Tiepolo.
Il suo meraviglioso parco occupa un’intera ansa del naviglio del Brenta, con viali alberati, roseti, serre, giochi d’acqua, una grande peschiera, un’esedra belvedere, un’orangerie, una Coffee House e il celebre labirinto, tra i più famosi in Europa, noto come Labirinto d’Amore.
Villa Pisani fu venduta a Napoleone Bonaparte, diventato re d’Italia nel 1805, che la donò al figliastro Eugenio di Beauharnais, viceré d’Italia.
Dopo Waterloo, quando la villa divenne proprietà della famiglia imperiale asburgica, fu il luogo di villeggiatura preferito dall’imperatrice d’Austria Marianna Carolina, che vi ospitò i principali esponenti dell’aristocrazia europea dei quei tempi.
Dopo l’annessione del Veneto al regno d’Italia, Villa Pisani divenne proprietà di Stato e museo.
Fu visitata da vari personaggi fra cui Wagner e D’Annunzio, che vi ambientò una scena fondamentale del suo romanzo Il Fuoco.
Nel 1934 fu la sede del primo incontro ufficiale fra Mussolini e Hitler.
Pasolini girò un episodio del suo film Porcile nelle sale della villa e nel parco.
Vicino a Villa Pisani si trova Villa Foscarini-Rossi, un splendida dimora fatta costruire dalla nobile famiglia veneziana dei Foscarini alla fine del XVI secolo, per trascorrervi la villeggiatura.
Dal 1995, la Villa è sede del Museo della Calzatura, per volontà dell’imprenditore Luigino Rossi con lo scopo di testimoniare l’attività dell’azienda da lui fondata in questo territorio, dove la tradizione calzaturiera ricopre un ruolo fondamentale.