Cosa vedere a Belem, quartiere di Lisbona, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui la torre, il monastero do Jeronimos, ottimi esempi dello stile manuelino, e la celebre pasticceria.
Torre di Belem
Situata nei pressi della foce del fiume Tago, la Torre di Belém è un monumento realizzato in onore dei marinai portoghesi che partivano verso l’ignoto alla ricerca di nuove terre da scoprire, navigando attraverso l’oceano verso rotte inesplorate.
La torre di Belem fu voluta da Re Manuele I, da cui prese nome lo stile, su progetto di Francisco de Arruda per osannare le grandi scoperte compiute dai navigatori, tra cui la rotta per l’India da parte di Vasco de Gama.
La torre fu costruita all’interno del letto del fiume, tra il 1515 e il 1521, ora è attaccata alla terra ferma sulla riva destra del fiume, e in passato fu utilizzata anche come posto adibito alla riscossione del pedaggio delle navi in transito dirette a Lisbona.
Monastero do Jeronimos
Si tratta forse del monumento più esemplare di Lisbona, voluto come la torre dal Re Manuele I, edificato tra l’inizio e la fine del 1500.
L’esterno, molto sfarzoso, è formato da elementi architettonici di eccezionale bellezza, tipici dello stile manuelino, tra cui sculture floreali e di animali esotici, mescolati a simboli ricorrenti nell’arte della navigazione portoghese, inoltre colpiscono a prima vista i portali di accesso da ammirare per la ricchezza dei particolari.
L’interno, al contrario, è molto semplice e a navata unica, da vedere le varie cappelle, tra cui la Cappella Maggiore, la Sacrestia e il Pantheon reale.
Il chiostro ha una forma squadrata, con decorazioni molte elaborate e sculture. Nel Monastero Dos Jerònimos si trovano inoltre le tombe di re Manuel I, Vasco de Gama, il navigatore, Luis de Camoes e Fernando Pessoa, poeti.
Pasticceria di Belem
Ad ogni turista, che visita il quartiere di Belem, è raccomandata una sosta alla famosa pasticceria pasteis de Belém, per degustare ottime paste sfornate continuamente e quindi sempre fresche.
Questa pasticceria sforna deliziosi dolci dal 1837, realizzati con ricette segrete gelosamente custodite, conosciute solo da poche persone.
E’ possibile farsi servire al bancone del bar oppure mettersi a sedere nella sala sul retro, da assaggiare i dolcetti portoghesi a base di pasta sfoglia e uova, ricoperti di zucchero a velo e cannella, una vera goduria per il palato anche dei più scettici.