Vicolo d’Oro, Praga: tra alchimisti, guardie e artigianato

Destinazione obbligatoria per chi visita il castello, il Vicolo d’Oro, ovvero la pittoresca stradina di Praga, detta Viuzza d’Oro ma molto conosciuta anche come vicolo degli alchimisti, rappresenta una delle migliori testimonianze della città magica.

Una storia tra leggenda e realtà

Secondo la leggenda si narra che nei laboratori della Torre Mihulka, gli alchimisti di Re Rodolfo II avrebbero inseguito i miti della pietra filosofale e della produzione dell’oro.

Nella realtà sembra invece che le piccole case che fiancheggiano la viuzza siano state costruite verso la fine del XVI secolo, con lo scopo di fornire un alloggio per la notte alle guardie del Re.

Solo successivamente gli orafi avrebbero posto qui le loro attività relative alla creazione di preziosi oggetti in oro.

Sono molti i negozi che oggi attirano l’attenzione dei turisti con i loro souvenir, esposti nelle caratteristiche botteghe dal sapore antico, dove è possibile acquistare non solo ricordini di piccolo valore ma anche oggetti provenienti da una lavorazione artigianale dal notevole valore artistico.

Fu nell’edificio situato al numero 22 che Kafka scrisse alcuni racconti nel periodo compreso tra il 1912 e il 1914. Anche il poeta Jaroslav Seifert abitò per un certo periodo in questo suggestivo angolo di Praga.