Cosa vedere a Corfù, itinerario alla scoperta dell’isola, meta ideale per vacanze al mare con incantevoli spiagge e piccoli paesini molto graziosi da visitare.
Informazioni turistiche
L’isola di Corfù è tra quelle più frequentate per vacanze in Grecia, situata nel mar Ionio di fronte alle coste dell’Epiro, al confine fra Grecia e Albania.
Nel punto più vicino alla costa albanese, l’isola è separata dalla terra ferma da uno stretto di mare largo circa 3 chilometri, mentre la distanza massima dalle coste greche è di circa 25 chilometri.
Nelle vicinanze della capitale dell’isola Corfù, in greco Kerkyra, si trova l’aeroporto internazionale, molto frequentato nel periodo estivo, e vari punti di approdo lungo la costa, pronti ad accogliere qualsiasi tipo di imbarcazione.
Furono i greci abitanti dell’isola di Eubea a formare, nel 775-750 a.C., i primi insediamenti noti sull’isola di Corfù.
Nel 734 a.C. un gruppo di profughi di Corinto vi fondò una colonia, e da allora molti popoli hanno dominato l’isola, situata in posizione strategica nel Mediterraneo, spesso attaccata da scorribande di pirati.
Corfù è stata romana, bizantina, normanna, veneziana, francese, inglese fino al 1864, quando è passata finalmente alla Grecia.
Oggi Corfù è una meta turistica molto apprezzata per la bellezza delle sue spiagge, del suo mare e di tutto il suo ambiente naturale caratterizzato da pittoreschi paesini arroccati sui pendii, antichi monasteri, uliveti e suggestivi scorci panoramici.
Cosa vedere a Corfù
Nel nord dell’isola sono molto belle le spiagge di sabbia di Sidari, in particolare il Canale dell’Amore, Roda, Acharavi.
Sulla costa occidentale, la zona di Paleokastritsa, formata da piccole baie rocciose e spiaggette, alcune raggiungibili in barca, è molto spettacolare.
Un antico Monastero sorge su un promontorio ed arricchisce l’incantevole paesaggio.
Da visitare la città vecchia di Corfù, ricca di fascino, il monte Pantokratoras, nella parte nord-orientale dell’isola, con i suoi 911 metri è il punto più alto di Corfù, in cima si trova il Monastero Pantokratoras e, su un versante, un gruppo di case e chiese in pietra, oggi abbandonato, è quello che è rimasto di Palia Perithia (vecchia Perithia), un paese risalente al XIV secolo, un tempo abitato da molte persone che, provenienti dalla costa sottoposta agli attacchi dei pirati e della malaria, vi trovarono rifugio.
Tra i porti marittimi principali rientra il Porto nuovo, dove attraccano i traghetti provenienti dall’Italia e dai porti greci di Patrasso e Igoumenitsa.
A Porto vecchio sono ormeggiate piccole imbarcazioni e pescherecci.
Marina di Mandraki viene utilizzata in prevalenza dai proprietari di barca a vela.
Marina di Naok è attrezzata per ogni tipo di imbarcazione.