Cosa vedere a Istanbul, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse dell’antica Costantinopoli, tra cui Santa Sofia e Moschea Blu.
Informazioni turistiche
La Basilica di Santa Sofia costituisce il maggiore monumento di Istanbul, dove in passato risiedettero i patriarchi, prima di diventare moschea e poi museo, dopo la sua sconsacrazione voluta dal primo presidente turco e fondatore della Repubblica di Turchia, Mustafa Kemal Atatürk, nel 1935.
I lavori di costruzione finirono nel 537 ed è una chiesa di dimensioni molto grandi con una enorme cupola in stile bizantino seconda solo per grandiosità alla cattedrale di Siviglia.
La Moschea di Zeyrek è una moschea di Istanbul, prima Chiesa di Cristo Pantocratore, formata da due chiese e una cappella, che rappresenta un ottimo esempio di architettura bizantina a Costantinopoli situato nell’omonimo quartiere che prende nome da essa.
La basilica di San Polieucto è anch’essa una chiesa bizantina risalente al VI secolo e, scoperta negli anni sessanta, è stata inglobata in un palazzo situato vicino all’acquedotto di Valente.
Nonostante la pianta della chiesa sia quadrata, la progettazione interna suggerisce un richiamo alle classiche basiliche rettangolari a tre navate, lasciando intendere di avere avuto in origine una copertura a cupola.
Tra i ritrovamenti, risaltò un’iscrizione con apposta data compresa tra il 520 e il 524, che consentì di identificarne il fondatore, la patrizia Anicia Giuliana, che era un membro di spicco delle case imperiali romane d’Occidente e d’Oriente.
Fanno parte del decoro della chiesa numerose formelle, di origine artigianale ad opera delle botteghe che operavano in città, e due pilastri finemente lavorati in stile orientale.
Cosa vedere a Istanbul
Nella moschea Fethiye Camii, oggi museo, che in passato era la chiesa della Theotokos Pammakaristos (Beata Madre di Dio), sono conservati vari mosaici bizantini.
Piccola Santa Sofia, che era anticamente la chiesa dei Santi Sergio e Bacco, fu trasformata in Moschea durante l’impero ottomano.
Altro bell’esempio di architettura bizantina è la chiesa di San Salvatore in Chora, anch’essa diventata moschea e successivamente museo, con l’interno decorato con affreschi e mosaici bizantini.
La Sultanahmet Camii, meglio conosciuta come Moschea Blu, è una delle principali moschee di Istanbul mentre la sinagoga italiana, fu creata nel 1800 e successivamente ricostruita nel 1931.
Topkapi è il nome di una porta appartenente al palazzo del sultano (detto Serraglio) di Costantinopoli, che fu ingrandito tra il 1455 e il 1458 con l’unione dell’antico palazzo imperiale bizantino.
Questo palazzo, inserito tra cosa vedere a Istanbul, che anticamente era circondato da un muro di cinta con accesso attraverso varie porte sorvegliate da apposite guardie armate, è oggi adibito a museo contenente splendide opere d’arte facenti parte del tesoro del sultano.