Anghiari: cosa vedere nel borgo toscano

Cosa vedere a Anghiari, attrazioni e monumenti da vedere in questo antico borgo della provincia di Arezzo inserito in un paesaggio incantevole.

Informazioni turistiche

Il borgo di Anghiari, inserito in un paesaggio che offre incantevoli scorci panoramici e in una terra di confine fin dall’epoca romana, offre molti spunti storici e architettonici.

Bellissimo borgo medioevale, si trova a circa 30 chilometri da Arezzo, nell’alta valle del Tevere, in Toscana vicino al confine con l’Umbria.

La prima volta che compare il nome di Anghiari è su una pergamena risalente al 1048, conservata nell’archivio di Città di Castello.

Quando avvenne la famosa Battaglia di Anghiari, il 29 giugno 1440, il borgo era già governato dai fiorentini, che alleati con il Papa riuscirono a sconfiggere l’esercito milanese di Filippo Maria Visconti ed affermare il loro dominio in Toscana.

La battaglia, ricordata anche dal Machiavelli nei suoi scritti, è celebre soprattutto perché fu rappresentata da Leonardo Da Vinci in un affresco nel Salone dei Cinquecento, all’interno di Palazzo Vecchio a Firenze.

Purtroppo, rivelandosi la tecnica usata inadatta, l’opera non fu completata e nel 1557 fu coperta dagli affreschi del Vasari.

Anghiari è un luogo legato a San Francesco, che di ritorno dalla Verna era solito soggiornare nel vicino castello di Montauto, di proprietà dei Conti Barbolani suoi amici.

Anche durante l’ultimo viaggio dalla Verna ad Assisi, San Francesco fece sosta al castello dove donò il suo abito al Conte Alberto.

Si tratta di una tunica di lana grigia che San Francesco aveva indosso quando sul monte la Verna ricevette le stigmate.

Il saio, inizialmente tenuto in custodia dai Conti Barbolani, fu trasferito prima al convento del Monte alle Croci e dopo nella chiesa di Ognissanti a Firenze, oggi è conservato presso il Convento della Verna.

Cosa vedere a Anghiari

Altro luogo legato a San Francesco è la chiesa della Croce in Anghiari, edificata dove la tradizione vuole che il Santo abbia posto una croce e benedetto la valle sottostante.

L’origine dell’abitato di Anghiari risale all’undicesimo secolo, quando i monaci Camaldolesi contribuirono, con l’edificazione di un nuovo monastero, allo sviluppo del luogo.

Il possente edificio del Monastero dedicato a San Bartolomeo, trasformato dai Perugini in edificio difensivo, e la torre dell’orologio, detta il Campano, costituiscono gli elementi emergenti del borgo, circondato da una cinta muraria difensiva, rimasta quasi intatta, costruita fra l’undicesimo e il tredicesimo secolo, distinguibile anche dall’abside della Chiesa di Sant’Agostino e dal Bastione del Vicario, edificato nel 1553 per rafforzare le mura.

Risale all’undicesimo secolo la Chiesa della Badia, primo luogo di culto del paese.

Al centro del borgo si trova il Palazzo Pretorio, la cui facciata è ornata di stemmi in terracotta e in pietra appartenuti ai Podestà e ai Vicari di Anghiari, il Palazzo Taglieschi, appartenuto alla famiglia anghiarese dei Taglieschi, costituisce un esempio di architettura privata quattrocentesca ad uso residenziale, ospita il Museo Statale, il Palazzo del Marzocco, sede del Centro di Documentazione della Battaglia di Anghiari, il Teatro dei Ricomposti, costruito nel 1789.

La chiesa di Santa Maria delle Grazie, edificata nel settecento detta anche Chiesa del Fosso, e la chiesa di Sant’Agostino, costruita alla metà del Quattrocento su una chiesa del XIII secolo, arricchiscono il bellissimo borgo fortificato, animato da tante piccole botteghe artigiane e raccolto lungo la ripida Ruga di San Martino, la strada trecentesca fatta costruire da Piero Tarlati detto Saccone, che attraversa il paese e prosegue rettilinea fino a Sansepolcro.

Ogni anno, nel mese di novembre, ad Anghiari si svolge la festa dei Bringoli e di San Martino.