Cosa significa tamarro, cosa vuol dire questo termine usato per indicare il comportamento e i modi di fare di una determinata persona.
Definizione di tamarro
Tamarro è un vocabolo usato, soprattutto nel linguaggio dei giovani, come aggettivo dispregiativo riferito soprattutto ad atteggiamenti e stili di vita comprendenti vestiti indossati, accessori di abbigliamento e modelli comportamentali particolari di un giovane che tenta di adeguarsi a modi di fare che non sono suoi propri ma lo fa in maniera eccessiva, spesso volgare.
Si tratta di persone ritenute dai benpensanti, rozze e non meritevoli di alcuna stima.
L’origine del termine è meridionale, probabilmente di derivazione arabica, con un significato equivalente a venditore di datteri.
I tamarri sono individui che hanno spesso sulla pelle molti tatuaggi, usano un linguaggio che in alcuni casi abbonda di parolacce, un tono di voce molto alto e aggressivo che punta a creare occasioni di litigio.
Insomma, in un modo o nell’altro, un tamarro non passa mai inosservato per i motivi sopra descritti e uno spiccato comportamento vanitoso e pieno di sé.
Talvolta si definisce tamarro colui che è considerato un bullo che prova piacere a mettere in atto soprusi per danneggiare il prossimo.
Altra definizione molto usata è quella di giovane provinciale o di periferia, volendo indicare in questo modo l’appartenenza ad una classe sociale inferiore.